Nelle fiabe il lupo è il “cattivo” per definizione, e nella vita reale è il nemico numero uno degli allevatori. Ecco perché prendere le parti di un animale che non gode di buona fama nell’opinione pubblica non è impresa facile, ma l’etologa mappanese Chiara Grasso non si è tirata indietro ed è salita sul podio di “ItaliaSì!” proprio a questo scopo. Sospendendo per un giorno il grande lavoro di allestimento di un centro educativo alle porte di Chivasso per conto dell’associazione che presiede, Eticoscienza, Chiara si è recata sabato negli studi di via Teulada a Roma per la diretta pomeridiana su Rai 1 del programma condotto da Marco Liorni. Alla presenza in studio di personaggi come Enrica Bonaccorti, Diego Dalla Palma, Georgia Luzi e Stella Pecollo, si è confrontata a distanza con un pastore toscano, Gianluca Cocco, che ha perso ben 117 pecore, morte per asfissia fuggendo da un branco di lupi, e invoca sistemi di contenimento di questi predatori e celerità nei risarcimenti dallo Stato.
«Lo staff del programma mi ha contattato attraverso i social – spiega Chiara – Ero un po’ emozionata ma nemmeno troppo: lo ero di più nel 2019 al TEDx di Rovigo per la conferenza su ciò che non viene detto sul turismo con gli animali».
Appassionata la sua difesa del lupo per il ruolo che occupa nell’equilibrio dell’ambiente naturale. «Il lupo – ha spiegato – non sa leggere i cartelli, ma è un animale intelligente che si forma in gruppi di famiglie come noi. Si possono prendere tante precauzioni per gestire la convivenza tra lupi e pastori. Do- ve c’è il lupo è minore il rischio di dissesti idrogeologici. Dagli esperimenti di reintroduzione del lupo nel parco di Yellowstone si è visto che il lupo ha mangiato i cervi e i caprioli, i quali hanno mangiato meno erba, che è cresciuta consentendo l’arrivo di uccelli e castori beneficiando l’intero ecosistema».
Chiara si è anche schierata contro l’impiego di animali nei circhi, prendendo spunto dal collegamento con una compagnia di artisti. «L’animale selvatico non è programmato per stare con l’essere umano: non si è co-evoluto con noi come il cane. La legge deve portare avanti una graduale rimozione degli animali dai circhi: meglio i bioparchi e i santuari per animali, dove sono curati e non a contatto con l’uomo».