Anche a Lanzo è partito il programma di solidarietà con i fondi assegnati dal Governo con i “buoni spesa” che a Lanzo sono 26mila euro. In questi giorni il Comune – dopo aver predisposto tutti gli atti amministrativi – ha stampato tanti buoni spesa dal valore di 10 euro cadauno, timbrati con timbro a secco e firmati, per evitare rischio di contraffazioni. «È stato un gran lavoro fatto dalla segreteria e dagli uffici,con la collaborazione del personale educativo del nido che ha dato un supporto indispensabile», spiega il sindaco Tina Assalto.
Le domande si trovano on-line e in cartaceo in buste appese al cancello del Comune e del Circondario. Lunedì 6 e martedì 7 aprile le domande verranno raccolte e si farà una prima istruttoria. «Non sappiamo quante domande arriveranno – specifica la Assalto– per cui faremo un’erogazione che ha come base 50 euro per ogni adulto e 30 euro per ogni bambino. È chiaro che se le domande non saranno molte l’importo potrà essere superiore o si farà una seconda erogazione. Certamente erogheremo tutta la somma a disposizione, non si faranno accantonamenti». I buoni potrebbero già essere consegnati a partire da giovedì prossimo. «Abbiamo ricevuto – continua la sindaca – tante manifestazioni di solidarietà. Alcuni forniranno gratuitamente una certa quantità di pane, altri torcetti e grissini». Intanto i carabinieri di Lanzo si sono attivati per reperire borse alimentari ed alcune signore hanno dato la disponibilità a cucire mascherine. Il market “Borello” inoltre, dopo aver donato dei “sacchi spesa” per le famiglie in difficoltà, praticherà ancora un ulteriore sconto del 5 per cento su chi si presenterà nel centro vendita di Lanzo con i buoni del Comune. Intanto, proprio l’Amministrazione, ha messo a disposizione un conto corrente per attivare una raccolta donazioni per emergenza Covid-19 . Ecco le coordinate Iban: IT41B0306930560100000302797 – COMUNE DI LANZO TORINESE – CAUSALE (INDISPENSABILE INDICARLA): DONAZIONE EMERGENZA COVID-19.
I fondi raccolti verranno destinati all’acquisto di dispositivi di sicurezza per il personale medico e sanitario dell’ospedale o ad attrezzature, oppure, se ancora dovesse perdurare la situazione di emergenza economica, a dare sostegno alimentare alle famiglie. Il Comune ha provveduto all’acquisto di 100 mascherine protettive, non quelle chirurgiche, per il personale dell’ospedale. Oltre a queste il direttore della farmacia Santa Croce, Walter Di Tommaso, ne ha donate altre 25, altre 20 Aurora. «Inoltre siamo riusciti a procurare, grazie alla generosità di un’amica, anche 300 camici monouso e due tablet per acconsentire ai pazienti che vivono il peso della malattia in solitudine in un reparto di ospedale, di poter avere qualche volta un “contatto visivo” con i familiari, con l’aiuto del personale sempre disponibile ad alleviare la sofferenza ed a renderla più umanamente tollerabile».