Era il 25 novembre dello scorso anno quando un 26enne di Ciriè si presentò al pronto soccorso dell’ospedale cittadino, aggredì un infermiere colpendolo con dei calci in pancia e poi danneggiò anche i locali dell’ospedale. Tutto questo condito con minacce e insulti. Venne arrestato da una pattuglia dei carabinieri di Ciriè e ora si trova ai domiciliari.
Martedì scorso il 26enne è comparso a giudizio in tribunale ad Ivrea accusato di danneggiamento aggravato e interruzione di pubblico servizio per un altro episodio risalente al 2023 quando si era presentato al pronto soccorso di Ciriè e aveva spaccato tutto. Il suo avvocato Celere Spaziante ha chiesto la perizia psichiatrica. Il sindacato del Nursing Up va all’attacco con il segretario Claudio Delli Carri: «La Regione deve accelerare il ripristino delle forze dell’ordine all’interno degli ospedali perché il personale non può continuare ad essere bersaglio di violenze gratuite mentre sta svolgendo il roprio lavoro». Per Giueppe Summa del Nursind: «Proprio la settimana scorsa abbiam scritto ai vertici dell’Asl To4 per aumentare la sicurezza negli ospedali»