Una richiesta al prefetto affinché Casa Chantal non venga destinata a centro di accoglienza per migranti. Ad inviarla è stato il Comitato Chantal Rsa, che si è costituito all’inizio dell’anno e nel giro di pochi giorni è riuscito a raccogliere oltre 2.500 firme per salvaguardare la residenza per anziani, ormai chiusa dal novembre 2023. Nei giorni scorsi anche l’assessore regionale all’Immigrazione, Enrico Bussalino, aveva chiesto un incontro urgente al dottor Donato Cafagna proprio sul futuro della casa di riposo.
Riceviamo e pubblichiamo dall’avvocato del Comitato Chantal Rsa, Monica Commisso:
In queste ultime settimane, l’intera comunità di Mathi è stata messa a dura prova a seguito delle dichiarazioni del Sindaco, il quale, anche durante il Consiglio Comunale aperto, ha informato che la Cooperativa Sociale Sanitalia Service ha vinto un bando che le permetterebbe di ospitare dei migranti presso la Casa Chantal. Il Sindaco ha inoltre espresso l’opinione che l’arrivo dei migranti sarebbe ineluttabile, dichiarando la propria impotenza nel poter modificare tale situazione. Queste affermazioni hanno generato incertezze e gravi preoccupazioni tra i cittadini, alimentando timori su una possibile modifica della destinazione d’uso della struttura, da casa di riposo per anziani a centro di accoglienza per migranti. Tuttavia, tali informazioni non corrispondono alla realtà dei fatti e non hanno alcun supporto documentale, motivo per cui è necessario che vengano tempestivamente chiarite.
1. Storia della Casa Chantal: un progetto nato dal cuore della comunità.
La Casa Chantal è molto più di una semplice struttura per anziani: essa è un simbolo del forte legame che unisce la comunità di Mathi. La sua realizzazione è stata un’impresa che ha visto il coinvolgimento di molteplici attori locali, a partire dalla figura dell’ingegner Biagio Beria e della signora Lina Revel Beria, che hanno donato l’immobile alla parrocchia di Mathi. Successivamente, grazie all’impegno dello storico parroco, don Burzio, e di tantissimi mathiesi che hanno messo a disposizione sia somme di denaro che forza lavoro, la struttura è stata trasformata in una casa di riposo per anziani. L’inaugurazione avvenne il 23 maggio 1982, alla presenza dell’intero paese. Da allora, Casa Chantal è sempre stata un punto di riferimento per la comunità.
2. L’importanza della Convenzione ventennale: un vincolo imprescindibile
Il punto centrale della presente comunicazione è la Convenzione ventennale, stipulata tra il Comune di Mathi e la Parrocchia S. Mauro Abate il 28 novembre 2019. La convenzione stabilisce in modo chiaro e vincolante che la destinazione d’uso di Casa Chantal è quella di presidio socio-assistenziale e socio-sanitario per anziani per un periodo di venti anni, ossia fino al 2039. Questo vincolo riguarda specificamente la destinazione della struttura a residenza per anziani, con l’obiettivo di rispondere alle esigenze della popolazione anziana del Comune di Mathi. La convenzione, infatti, prevede che la struttura dovrà mantenere inalterata la sua destinazione d’uso di presidio socio-sanitario e socio-assistenziale per l’intera durata della convenzione. Inoltre, i lavori di ristrutturazione e ampliamento di Casa Chantal, autorizzati con la pratica edilizia n. 16/2019, sono stati effettuati con l’impegno di adeguare l’edificio a struttura socio-assistenziale e socio-sanitaria per un totale di 52 posti letto, di cui 40 per anziani non autosufficienti (RSA) e 12 per anziani autosufficienti (RA). Tale vincolo è supportato anche dall’impegno del Comune di Mathi e della Parrocchia, che hanno scelto di esentare la Casa di Riposo Chantal dal pagamento degli oneri concessori e del contributo di costruzione per la ristrutturazione, ampliamento ed adeguamento sanitario.
3. La volontà popolare: 2.500 firme per difendere Casa Chantal
La comunità di Mathi ha già manifestato in modo chiaro la propria posizione riguardo al futuro della Casa Chantal. Sono state raccolte oltre 2.500 firme in poco più di una settimana, a conferma della volontà popolare di mantenere la struttura come casa di accoglienza per anziani. Questo dato non è solo una testimonianza dell’affetto e dell’importanza che la Casa Chantal riveste per la comunità, ma anche una forte presa di posizione contro ogni ipotesi di trasformazione della sua destinazione d’uso. Le firme raccolte sono la voce di una popolazione che ha investito in questo progetto e che non è disposta a vederlo svuotato del suo significato e delle sue finalità.
4. Conseguenze giuridiche di una modifica non legittima della destinazione d’uso
In aggiunta a quanto già esposto, desidero sottolineare che qualsiasi atto che violi il vincolo di destinazione della Casa Chantal come casa di riposo per anziani e struttura socio-assistenziale (S.A.) sarebbe giuridicamente nullo. Tale violazione comporterebbe l’impossibilità di legittimare il nuovo uso, e chiunque abbia un interesse legittimo, inclusi i cittadini di Mathi e le persone che hanno contribuito alla realizzazione di questa struttura, avrebbero il diritto di far valere la nullità dell’atto stesso, in qualsiasi sede competente. A tal fine, si allegano sia l’atto di cessione del ramo d’azienda che la convenzione, i cui termini devono essere rispettati, in quanto fondamentali per il corretto funzionamento della struttura.
5. Richiesta di riscontro e chiarimenti
Alla luce di quanto sopra esposto, riteniamo che la Casa Chantal debba continuare a mantenere la sua destinazione originaria, quale struttura per anziani, per garantire il benessere della comunità che l’ha voluta e costruita. Il vincolo della Convenzione ventennale, unitamente alla volontà popolare e alle motivazioni urbanistiche e strutturali, rendono ogni cambiamento di destinazione d’uso non solo inattuabile, ma contrario all’interesse pubblico e al rispetto degli impegni presi con la comunità. Pertanto, chiediamo cortesemente un riscontro da parte Sua riguardo a quanto recentemente comunicato dal Comune, con l’obiettivo di ottenere chiarimenti sull’eventualità di destinare Casa Chantal a centro di accoglienza, e di ricevere ufficialmente delle rassicurazioni per la comunità di Mathi, che, purtroppo, sta vivendo un periodo di incertezza e preoccupazione.