Tre giorni e tre notti, a digiuno, “parcheggiato” su una barella al pronto soccorso di Ciriè, la denuncia di un anziano arrivato al nosocomio cittadino con una vertebra fratturata a causa di un incidente domestico: la vicenda la racconta questa mattina Repubblica Torino e si aggiunge ad una lista sempre più lunga di notizie riguardanti disservizi e disagi quotidiani, talvolta imprevisti al netto degli annosi nodi come liste d’attesa e prestazioni specialistiche sempre più difficili da ottenere, che peraltro riguardano la sanità pubblica in generale. In quest’ultimo caso, all’origine del caso vi sarebbe il fatto – su cui attendiamo la risposta delle autorità sanitarie – che i medici erano sì pronti ad operare il paziente ma poi qualcosa sarebbe andato storto: avrebbero chiesto un parere al Cto che però non è mai arrivato. Il cd inviato che lo conteneva sarebbe infatti andato perduto.
++notizia in aggiornamento ++