Valorizzare le acque che scorrono e caratterizzano i paesaggi delle Valli di Lanzo, con specifica finalità di una loro maggiore conoscenza, salvaguardia e protezione», è il tema del progetto della Società Storica delle Valli di Lanzo. Attraverso un reportage fotografico alla ricerca dei «segni» di àiva – “acqua” nella lingua francoprovenzale del luogo – si è creato un inedito viaggio attraverso le Valli.
Il progetto – già apprezzato negli allestimenti locali a Mezzenile, Ciriè, Lanzo e Cantoira, ma soprattutto a Brasov in Romania, in anteprima in occasione dell’Alpin Festival, a inizio 2020 – trova nuova vita in Polonia in due importanti musei legati alle tematiche montane: a Zakopane al Muzeum Tatrzanskie – Museo dei Tatra, dal 31 gennaio al 16 marzo, a cui seguirà Jelenia Góra al Muzeum Karkonoskie, dal 4 aprile al 4 maggio. L’inaugurazione a Zakopane, nel Palazzo principale del Museo dei Tatra, ul. Krupówki 10, è prevista venerdì 31 gennaio alle ore 18. Il progetto si è concretizzato grazie alla collaborazione di questo Museo – che nella scorsa estate è stato al centro di una mostra ed eventi a Usseglio al Museo Tazzetti –, con la determinante collaborazione di Emilia Pomiankiewicz-Wagner, responsabile delle relazioni internazionali, e del direttore Michał Murzyn, oltre al coinvolgimento di Aldo Audisio, presidente onorario della Società Storica Valligiana.
La ricerca Àiva ha messo in luce le più significative presenze di questo elemento e l’immaginario da esse creato. Nel corso di una campagna di riprese, con un impegno durato più di un anno, 14 fotografi, coordinati da Andrea Maina, hanno percorso oltre 1500 chilometri di strade dalla Val Grande alle Valli d’Ala, di Viù e del Tesso – le quattro vallate che compongono le Valli di Lanzo –, inerpicandosi a piedi su sentieri e mulattiere.
Il risultato sono le stampe della mostra, tutte rigorosamente in bianco e nero, selezionate tra migliaia di scatti prodotti per il progetto. A queste immagini – destinate a un ampio pubblico, anche lontano dai luoghi interessati dal progetto a carattere storico culturale – è affidato il compito non solo di documentare l’ambiente, ma soprattutto di restituire la poesia e la bellezza dei riflessi, delle trasparenze, dei chiaroscuri delle acque.
La mostra concretizza uno degli scopi della Società Storica delle Valli di Lanzo: la valorizzazione di questo territorio, attraverso una sua maggiore conoscenza, anche al di fuori dei suoi limiti geografici. L’esposizione Àiva, curata da Aldo Audisio e Laura Gallo, condensa il momento di presentazione a un pubblico diversificato di questo lungo lavoro, espressamente pensato per gli amanti del territorio, per gli estimatori della fotografia e dell’estetica del paesaggio. La mostra, inoltre, è un invito a scoprire le Valli di Lanzo dove è possibile immergersi in incantevoli paesaggi alpini alla ricerca di sempre nuove suggestioni.
(Nella bellissima foto, il ghiacciaio Rocciamelone)