Oltre 2.500 firme raccolte in poco più di una settimana per «preservare Casa Chantal come casa di riposo, nel rispetto della sua vocazione originaria e del vincolo di destinazione che su di essa grava». La petizione, avviata soltanto pochi giorni fa, è stata consegnata ufficialmente questa mattina, sabato 25 gennaio, in municipio a Mathi da parte del Comitato Chantal RSA alla presenza di tantissimi mathiesi che hanno voluto manifestare pacificamente il proprio sostegno alla causa dopo il “temporaneo” trasferimento degli ospiti nel novembre 2023 a Corio e le voci di un possibile arrivo di una cinquantina di migranti all’interno dell’edificio di via Martiri della Libertà. «Questo luogo non è soltanto un edificio: è un simbolo nato dalla visione e dall’impegno di Don Burzio, che con lungimiranza ha dedicato la sua vita al servizio della comunità. È un’eredità concreta, costruita grazie al contributo di tanti cittadini», ha evidenziato l’avvocato Monica Commisso a nome del Comitato. Le firme saranno protocollate all’inizio della prossima settimana, in attesa dell’incontro tra l’Amministrazione comunale e Sanitalia Service, la cooperativa proprietaria di Casa Chantal. «Ad oggi non abbiamo alcun documento ufficiale, anche se è dal 19 dicembre che portiamo avanti questa battaglia anche attraverso i nostri legali. Cercheremo di portare a casa il risultato, grazie anche al sostegno di queste firme – ha risposto così il sindaco Vittorio Rocchietti alle domande mosse dal comitato – dopo il confronto che ci sarà a breve con Sanitalia auspichiamo di poter instaurare un dialogo che ci porti ad un accordo costruttivo per una progettualità futura di Casa Chantal. Convocheremo poi un Consiglio comunale aperto, dove chi vorrà potrà fare le domande del caso e analizzeremo le problematiche».
(Il servizio completo, a cura di Andrea Trovato, sul giornale in edicola giovedì 30 gennaio)