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Lavori in corso. Sabato 8 e domenica 9 febbraio prima, sabato 22 e domenica 23 febbraio poi, la circolazione sulla linea ferroviaria SfmA Ciriè-Germagnano sarà interrotta per poter consentire tutti gli interventi necessari all’adeguamento della massa assiale, ovvero permettere la circolazione di treni di “peso” maggiore – come i “Taf” che circolano sulla Sfm4 e sulla Sfm7 ed eliminare quindi il trasbordo a Ciriè, che va avanti ormai da gennaio dello scorso anno.
Com’era emerso nel corso degli incontri che c’erano stati tra Regione, Rfi, Trenitalia, Agenzia per la Mobilità e amministratori locali, entro il primo trimestre del 2025 i treni provenienti da Fossano e da Alba avrebbero raggiunto direttamente Germagnano, senza più cambiare convoglio a Ciriè.
«Rottura di carico è il termine tecnico – evidenzia Davide Arminio, portavoce dell’Osservatorio sulla Torino-Ceres, per indicare quando si deve scendere da un mezzo di trasporto e prenderne un altro. Detto altrimenti, “trasbordo”. È quello che interessa tanti pendolari e studenti che transitano per Ciriè, e quello che deve essere eliminato il prima possibile per più ragioni: impedisce la fruizione omogenea della linea (quasi) nella sua interezza; è “responsabile” della carenza di capienza tra Ciriè e Germagnano che sta duramente colpendo gli studenti, a causa della indisponibilità di molti “Minuetti”; costringe a districarsi tra treni Fs e bus Gtt, che in alcuni paesi hanno punti di fermata molto lontani tra loro; dilata ulteriormente i tempi di percorrenza.
Se come pare previsto nel mese di febbraio verranno finalmente eseguiti gli interventi indispensabili per la riclassificazione della tratta tra Ciriè e Germagnano, ci aspettiamo immediatamente dopo, e chiederemo, che le Sfm4 e Sfm7 vengano prolungate su Germagnano, consentendo così il transito dei Taf, che sicuramente non hanno problemi di capienza».
In questi primi giorni del nuovo anno non sono mancati i disservizi, con diverse corse cancellate e ritardi costanti, soprattutto sulla SfmA. «Nel frattempo, come abbiamo già segnalato a Trenitalia e all’Agenzia per la Mobilità e come abbiamo chiesto ai sindaci di aiutarci a perorare – prosegue Arminio – devono essere urgentemente risolti i problemi legati ai “Minuetti”, in particolare per le centinaia di studenti che frequentano l’istituto Albert di Lanzo. Il viaggio verso scuola non può diventare un quotidiano disagio per i ragazzi e le loro famiglie».
Il caso approderà anche in Consiglio regionale: «Non c’è stato giorno in cui non si siano verificati problemi di capienza. Questa situazione, peraltro ben nota da troppo tempo, impone ai genitori di dover sopperire con il trasporto privato ai disservizi, pur avendo già sostenuto i costi degli abbonamenti dei figli. Vogliamo sapere dalla Giunta Cirio se sia al corrente delle criticità che coinvolgono la linea: il Ciriacese e le Valli di Lanzo non sono territori di Serie B», conclude il consigliere del Pd, Alberto Avetta.