Si va verso un depotenziamento della protezione per i lupi: emerge dal voto che il Comitato permanente della Convenzione di Berna oggi ha dato a favore della proposta dell’Unione europea di adattare lo stato di protezione del lupo da «strettamente protetto a protetto». Esultano le associazioni venatorie e gli allevatori che sempre più spesso ritengono di essere a rischio con i loro animali ma la modifica entrerà in vigore il 7 marzo 2025, e solo se i 17 paesi europei che hanno ratificato la convenzione non si opporranno. Altrimenti come richiesto da Bruxelles, il lupo non sarà più una «specie di fauna rigorosamente protetta». Reazioni naturalmente opposte da parte degli animalisti che parlano di dieci anni di lavoro scientifico per reintrodurre la specie e conservarla dopo che nei decenni precedenti se ne era rischiata l’estinzione.
Sul numero del nostro settimanale in edicola giovedì un ampio approfondimento sul tema che ha toccato diverse volte il territorio che copre, nel quale certamente i lupi ci sono e godono (per fortuna) di ottima salute.
La richiesta di declassamento dello status di protezione si basa su un documento in cui si evidenzia che «la popolazione dei lupi ha raggiunto livelli significativi in Europa, con stime che indicano che il loro numero è raddoppiato negli ultimi dieci anni, mentre i rapporti più recenti evidenziano che 1continuano ad aumentare creando crescenti problemi per le attività economiche, in particolare per gli allevamenti, in un numero crescente di paesi Ue».