di Sergio Bertolotti*
Il mondo globalizzato inevitabilmente influenza tutti gli esseri viventi l’uomo certo, gli animali e tra questi i falchi, rapaci noti per la loro eccezionale vista e le loro abilità di caccia. Li ho conosciuti all’aeroporto di Torino e li ho incontrati dall’altra parte del mondo in India, a New Delhi. In aeroporto i falchi lavorano per tenere lontani gli uccelli selvatici che potrebbero stazionare sulla pista e rendere pericolosi partenze e atterraggi degli aerei. Giovanni Paone è il falconiere del “Sandro Pertini”, una vita dedicata all’addestramento dei rapaci: attraverso l’associazione “Mondo rapaci” ha istituito una scuola di falconeria. Nella capitale indiana ho incontrato i falchi grazie a due fratelli, Mohammad Saud e Nadeem Shehzad che da 20 anni si prendono cura dei rapaci che precipitano dal cielo, feriti, perché si scontrano con gli edifici della città a causa dello smog che offusca il cielo oppure si impigliano nei cavi elettrici scoperti. Li raccolgono, li curano e cercano di farli tornare a volare. Si parla di rapporto tra uomo e animali, di rispetto della natura. Lo spazio antropizzato ha cambiato la vita di tutti gli esseri, spetta all’uomo con la sua etica scoprire nuove possibilità di interazione e di conoscenza nel rispetto di tutti gli esseri viventi, uomo compreso…