La vispa vecchietta protagonista di questo caso evidentemente ha preso alla lettera i consigli ricevuti dagli incontri formativi condotti dai carabinieri per prevenire le truffe agli anziani cui aveva partecipato e sarebbe, peraltro, anche una persona che legge parecchio i giornali, insomma che si informa.
Così quando le hanno telefonato dei sedicenti funzionari di una compagnia fornitrice di energia per dirle che dovevano controllarle contatori e annesse bollette, non ci ha pensato un attimo e, dopo aver concordato un appuntamento, ha composto il 112, riferendo il tutto, e soprattutto i suoi sospetti, ai carabinieri, che di lì a poco organizzeranno annesso appostamento sotto la casa della signora e successivo intervento “in flagranza”.
I presunti funzionari si presentano dopo poco e scattano gli accertamenti e, quì, la sorpresa: non si trattava di truffatori – ma nemmeno i tecnici che si erano dichiarati – ma di agenti commerciali la cui strategia di vendita «un po’ troppo aggressiva e ambigua, di certo non ortodossa» ha invece fatto intendere all’arzilla signora tutt’altro, ovvero una escamotage, tra le tante, con cui spesso i veri truffatori cercano di accreditarsi presso le case delle loro vittime per guadagnarne l’accesso. E del resto proprio quello del controllo dei contatori è una di queste. Ma l’anziana ciriacese era andata ai corsi anti raggiro ed agendo in punta di prevenzione, verrebbe da dire che ha fatto solo bene.
(Ph credit: immagine tratta dall’opuscolo anti truffe informativo realizzato recentemente da Carabinieri e Smat)