Sono passati 28 anni dal tragico incidente aereo di San Francesco al Campo. L’8 ottobre 1996 un Antonov russo manca la pista d’atterraggio dell’aeroporto di Caselle, precipitando su una cascina e uccidendo i coniugi Martinetto. Nello schianto muoiono anche i piloti del gigantesco cargo. Pioveva quella mattina di ottobre, quando il velivolo mancò la pista d’atterraggio e con un’ala andò a sbattere contro il tetto di una casa per finire la corsa contro la cascina. (Nella foto sotto, l’edizione straordinaria del Risveglio del 9 ottobre 1996)
Oltre ai morti i feriti furono 13, subito trasportati negli ospedali di zona. A Torino il cargo russo doveva caricare Ferrari e automobili di lusso preparate da Pininfarina e destinate al sultano del Brunei. Ma la tragedia dell’Antonov ha inaugurato quello che sarebbe diventato un triste fenomeno di costume: per oltre un anno nell’area di via Bruna vicino a viale della Rimembranza, dove avvenne lo schianto, arrivarono migliaia di persone per farsi fotografare davanti alla carlinga incenerita. Un fenomeno che è finito al centro di “Un anno a Cargolandia”, il docu-fiction realizzato da Franco Brunetta nel 2000 e prodotto da “La Bottega delle Nuove Forme”.