Denunciate in stato di libertà dai carabinieri del Nucleo Lavoro sei persone, tutte straniere, per “Indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato”. Il riscontro dei militari, che riguarda il territorio del Torinese, dopo una lunga e complessa indagine iniziata nel marzo del ’23 e coordinata dalla Procura della Repubblica del capoluogo sabaudo dove sono state setacciate quasi un migliaio di posizioni di stranieri che percepivano indebitamente assegni sociali ed in particolare. Inchiesta volta al contrasto delle frodi perpetrate ai danni degli Enti previdenziali ed assistenziali, con specifico riferimento all’erogazione dell’Assegno Sociale da parte dell’Inps.
«L’indagine ha interessato l’analisi di circa 900 posizioni di cittadini stranieri,- spiega il nucleo dell’Arma titolare dell’indagine – residenti nel territorio della Città Metropolitana di Torino, accertando l’irreperibilità di alcuni di essi sul territorio nazionale, l’assenza di vaccinazioni o controlli medici durante il periodo pandemico, nonché la mancanza del medico di famiglia, tutte posizioni per le quali non avevano titolo all’elargizione dei benefici in questione».
Gia avviate dalla autorità giudiziaria le procedure per la revoca delle indebite erogazioni e per il successivo recupero di una somma al momento quantificata ad oltre 220.000 euro.
I reati contestati sono gravi e spaziano da “Indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato”, “Indebito utilizzo e falsificazione di strumenti di pagamento diversi dai contanti” fino alla “Truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche”.