Ci ha pensato a lungo e alla fine ha deciso di rimettere la querela ai due blogger ciriacesi Alessandro Baccetti e Cinzia Somma nata dall’ormai famigerato post sulla festa dello scudetto del Napoli, il sindaco lo spiega così: «Alcune informazioni per chiarire e chiudere la questione querela. Negli ultimi mesi e nelle ultime settimane si sono verificati diversi sviluppi che, come è opportuno, in quella fase non ho voluto commentare. Il Pubblico Ministero alla chiusura delle indagini aveva deciso di inviare avviso ai querelati formulando le ipotesi di imputazione, segno che riteneva i fatti rilevanti, mentre poi successivamente ha mutato idea e ne ha chiesto l’archiviazione. Ho deciso di oppormi, sempre a titolo personale e in accordo con i miei legali, sia per le ricevute accuse di razzismo, sia soprattutto in riferimento alle decine di messaggi di istigazione all’odio che sono scaturiti in seguito e che solo grazie al buon senso dei tifosi napoletani non hanno trasformato una bella e legittima festa in un problema di ordine pubblico, situazione che per più di una settimana ha impegnato Polizia Locale e Carabinieri nel monitorare e predisporre servizi aggiuntivi. La maggior parte dei commenti più gravi sono stati cancellati dalla pagina FB solo dopo la querela, che quindi un primo effetto lo ha ottenuto. Ciò che invece non era mai arrivata prima era una presa di distanza esplicita dalle accuse di razzismo da parte dei due amministratori della pagina FB e soprattutto il loro dissociarsi dai commenti di istigazione all’odio pubblicati sulla bacheca della pagina stessa, che deve essere monitorata e controllata dagli amministratori della pagina. In questi ultimi giorni finalmente da una parte in forma privata, che ho particolarmente apprezzato nel merito, e dall’altra in forma pubblica, è arrivata la presa di distanza dalle accuse suddette e la dichiarata consapevolezza che nel gestire una pagina è opportuno un controllo e un monitoraggio anche sui commenti degli utenti. Mi ha fatto piacere che si sia chiarito che non si può essere superficiali su un social pubblico, con informazioni distorte, che coinvolgono non solo me ma talvolta anche altri cittadini o gli uffici dell’Ente. Per questi motivi ho deciso di rimettere la querela e di non opporre ulteriore reclamo all’archiviazione: il mio intento non è mai stato punitivo, ma credo che talvolta sia necessario segnare un limite anche al diritto di critica, ai commenti che si ospitano sulla propria bacheca web e alle interpretazioni personali che si danno alle azioni amministrative. Spero di non dovere più ricorrere allo strumento della querela che non mi piace e non mi è mai piaciuto. Chi si mette al servizio della cosa pubblica mette in conto critiche e attacchi ma ci sono dei limiti e non esiterò neanche in futuro a valutare ogni azione necessaria a tutelare amministratori che lavorano ogni giorno con impegno per il bene della città, dipendenti del Comune di Cirié che purtroppo talvolta vengono inevitabilmente coinvolti e l’informazione più chiara possibile per i cittadini».
(Loredana Devietti*)