Il legno è quello del territorio, certificato e chiaro, colori tenui uniti al ferro e al rame, che richiamano la tradizione artigiana ed estrattiva storica delle Valli di Lanzo. Le immagini sono quelle della gloriosa storia del turismo e dei briganti, degli scalatori, delle guide alpine. Quando entri nella nuova birreria di Balme, appena attraversata la Stura, incontri il territorio.
La società Pian della Mussa avvia un ulteriore percorso imprenditoriale con un nuovo spazio aperto sulle montagne che parla di futuro. Come quello che la famiglia di Elsa Miola e Michele Brero ha aperto vent’anni fa ridando vita allo stabilimento di acque minerali tra i più alti d’Europa, con una fonte di qualità adatta per bambini e terza età in particolare, che ha conquistato anche mercati internazionali. La nuova birreria aperta sabato scorso si unisce al birrificio, che usa l’acqua di Balme insieme con malto d’orzo, luppolo e lievito, a chilometri zero.
«L’idea di fare birra a queste altitudini è nata da una nostra personale passione, tanto che durante il nostro viaggio di nozze siamo andati sulle Montagne Rocciose negli Stati Uniti a scoprire piccoli birrifici: un’esperienza che, in piccolo, ci piace riproporre qui nella Valli di Lanzo», spiegano Elisa e Alessio Brero, protagonisti dell’avventura che vedrà nel week end dal 26 al 28 luglio tre giorni di festa con musica e ovviamente, birra del Pian della Mussa da degustare unita a piatti tipici della valle.
«L’acqua non viene in alcun modo trattata, perché non viene pompata dal sottosuolo, ma sgorga naturalmente da rocce di tipo granitico, senza tracce di nitriti », evidenzia Alessio. Plauso per l’iniziativa, per il nuovo birrificio, è già arrivata da un gruppo di giornalisti di tutt’Italia, arrivati venerdì a Balme per un anteprima con “press tour” dedicato, ma anche dai sindaci Alberto Scatolero e Mauro Garbano (di Ala di Stura) che hanno colto l’importanza di un nuovo percorso imprenditoriale che porterà posti di lavoro e valore a vantaggio di tutte le Valli. «Come ci insegnano altre Valli piemontesi – spiega Elsa Miola – creare posti di lavoro è determinante per il futuro del territorio. Balme è un punto avanzato per il Torinese, un riferimento per tutti. Creare una birreria, dopo il birrificio, ha richiesto grandi investimenti, ma siamo certi che il beneficio sarà collettivo. Per il paese e per tutta questa zona montana dove turisti e comunità locale troveranno qualità, bellezza e buona accoglienza».
Le Valli di Lanzo hanno visto, anche grazie al GAL e agli investimenti positivi di fondi europei, nascere numerose imprese negli ultimi anni, con un tasso di crescita superiore ad altri territori.
Il legame del Consorzio Operatori turistici con la Val Maira, in un patto di collaborazione e marketing apre ulteriori strade per portare in Valle un turismo meno occasionale e più strutturato, aumentando le presenze, le “notti dormite” e il l’investimento medio giornaliero, con l’obiettivo di superare i 100 euro al giorno per persona per chi soggiorna in valle.