Grazie alla onlus Arca Solidale una delegazione di bambini e ragazzi ucraini, provenienti dalla regione di Chernikiv, a nord-est della capitale Kyiv, potrà trascorrere un’estate serena in Piemonte, lontana dalla caduta dei missili e dagli scoppi delle bombe. Giovedì intorno alle 13, dopo un viaggio di ben due giorni e mezzo, sono arrivati presso la sede del Comitato di Chivasso della Croce Rossa Italiana, attesi dalle famiglie che li avrebbero presi in custodia fino alla fine di agosto. Faranno ritorno a casa in tempo per la riapertura delle scuole, fissata per il 1° settembre.
Arca Solidale aiuta i giovani ucraini che vivono nelle zone contaminate dal disastro nucleare di Chernobyl, avvenuto il 26 aprile 1986, ma dall’inizio dell’invasione russa sono cambiate le modalità della logistica, dato anche il fatto che i responsabili dell’associazione non possono più andare in loco per verificare la situazione dei ragazzi, e ciò comporta che non sia stato possibile inserire nuovi giovani ma solo continuare a lavorare con quelli già inseriti.
Grande la gioia di vederli tornare in Piemonte per partecipare a molte attività in luoghi che ormai ben conoscono, anche aiutati dall’aver imparato abbastanza bene l’italiano con tutti i soggiorni già effettuati.
«Il progetto è tornato più o meno quello di sempre – afferma il vicepresidente Fabrizio Rimondotto – anche se il viaggio abbiamo dovuto organizzarlo con gli autobus perché lo spazio aereo ucraino è chiuso dall’inizio della guerra. Il bambino più piccolo ha 9 anni, il più grande ne ha 17. Stiamo aprendo dei canali nuovi: abbiamo l’intenzione di formare una persona ucraina di fiducia per fare laggiù le verifiche che facevamo noi. Il 7 luglio organizzeremo per loro la “Festa dell’Accoglienza”. Abbiamo il supporto di una trentina di famiglie, anche se per questo progetto sono 20 e ne stiamo cercando di nuove in tutto il Piemonte.» Per potersi candidare, è possibile contattarla attraverso le sue pagine social e il sito www.arcasolidale. it.