Gestivano un capillare traffico di stupefacenti che contemplava anche Canavese e Astigiano i due uomini residenti a Chieri e che sono stati destinatari di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere da parte dei carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Chieri. Secondo gli investigatori i due dall’agosto 2022 al marzo 2023 si sarebbero occupati del rifornimento e del relativo smercio di sostanza stupefacente partendo proprio dal Chierese. Dalle indagini è emerso come gli indagati utilizzassero come “polo logistico” per le loro attività illecite, un locale caffetteria all’interno del quale si sarebbero svolte attività di smercio di sostanze stupefacenti e tenuto contatti finalizzati alla compravendita della droga.
Si tratta di un 36 enne e un 31 enne già noti alle forze dell’ordine, i quali, grazie anche all’utilizzo di applicazioni di messaggistica con comunicazioni aventi per oggetto termini “in codice”, utenze telefoniche intestate a terze persone e alla complicità di altri soggetti assuntori di sostanze stupefacenti, avrebbero gestito alcune piazze di spaccio limitrofe al loro luogo di residenza e coordinato la loro attività con scrupolose modalità con il fine di eludere eventuali controlli di polizia.
Durante le indagini, i carabinieri hanno riscontrato numerose cessioni di sostanze stupefacenti ad altrettanti numerosi assuntori, sequestrandone complessivamente circa 1 kg, tra hashish e cocaina.
I due uomini destinatari delle misure cautelari, emesse dal Giudice per le Indagini Preliminari di Torino, sono gravemente indiziati per aver commesso, in concorso tra loro e con più azioni consecutive, del reato di “detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti”. Il procedimento penale è in fase di indagini preliminari con relativa vigente presunzione di innocenza per i soggetti indic