“Il lago incantato”, il film del regista Max Chicco (nella foto a destra) sulla storia dell’Amiantifera di Balangero, è stato proiettato al Momi, Museum of Movie Image di New York, dove ha chiuso la tredicesima edizione del Queens World Film Festival. La proiezione si è tenuta il 28 aprile alle 19 (in Italia erano le 2 del mattino).
L’Amiantifera e il suo lago, sono co-protagonisti del thriller. Il progetto è un mini serial di quattro puntate da quindici minuti a puntata. Indaga trent’anni di storia e porta alla luce un mistero che aleggia sulla montagna. L’obiettivo è quello di raccontare l’amianto, il suo pericolo ma anche e soprattutto come può essere gestito. La versione che verrà proiettata a New York è costruita per essere un vero e proprio film di settanta minuti. È interpretato da Sofia Elia e Simone Zanetti, al debutto, accompagnati da Patrizia Pozzi, Mauro Stante e Roberto Pitta. Alcuni ragazzi del liceo classico e musicale Cavour, vincitore del bando, hanno preso parte al cast. Direttore della fotografia è Davide Piazzolla.
«La mia idea è quella di mostrare attraverso i personaggi del serial il lavoro fatto sulla montagna – dichiara Max Chicco – Il problema dell’amianto è universale, ho scoperto durante la scrittura del progetto che i bambini degli anni Ottanta hanno giocato con oggetti prodotti con l’amianto, abbiamo condiviso la nostra vita con questo pericoloso materiale. Però questo, e vorrei che nel mini serial questo concetto venga compreso, non deve farci pensare che l’amianto ci assalga e ci uccida. Bisogna conoscerlo e sapere come gestirlo. Uno dei temi che verrà trattato dai protagonisti sarà proprio questo. Credo che Balangero abbia bisogno di raccontare il dramma e cercare di esorcizzarlo. Penso che Il Lago Incantato possa essere utile a questo scopo. Il mio lavoro, il progetto con le scuole va verso quella direzione». Informazioni su www.mei- bilab.it/illagoincantato.