Arrivano i rinforzi tanto invocati a palazzo di Giustizia a Ivrea, ma resta l’emergenza. Hanno giurato due nuove toghe: Maria Baldari e Edoardo Scanavino. Maria Baldari (classe ‘91) arriva a Ivrea dopo il tirocinio svolto alla Corte d’appello a Milano ed è il nuovo magistrato in servizio negli uffici della procura: si occuperà di fasce deboli e dei delitti colposi. Edoardo Scanavino (classe ‘93) dopo il tirocinio in Corte d’appello a Torino è, invece, il nuovo giudice della sezione penale del tribunale eporediese.
Aumentano i magistrati, ma non si riduce l’emergenza in quella considerata la procura cenerentola d’Italia per numero di fascicoli assegnati per pm. Perché se è vero che in procura con l’arrivo della pm Maria Baldari la squadra di magistrati, ora, è composta da otto sostituti più la procuratrice capo Gabriella Viglione, resta da coprire la pianta organica del personale amministrativo e soprattutto della polizia giudiziaria, considerata insufficiente. E questo accade in un palazzo di giustizia dove gli amministrativi sono 16, ma diventeranno 12 forse 13 entro giugno per via di alcuni trasferimenti già decisi a fronte in una pianta organica che ne prevede 32 e che di per sé – come ripete la procuratrice Viglione – è già bassa essendo rimasta identica a quella della vecchia procura che non teneva conto degli accorpamenti.