Entra nel vivo il progetto Interreg Spazio Alpino “Beyond Snow”, che ha l’obiettivo di incrementare la resilienza delle stazioni sciistiche all’incremento delle temperature medie e alla diminuzione delle precipitazioni nevose. Martedì 9 gennaio, alle 15, al Grand Hotel di Ala di Stura è in programma un incontro pubblico con i residenti e gli operatori economici del territorio, durante il quale sarà presentato il progetto, verranno esposti i dati sulla domanda e l’offerta turistica delle località della Val d’Ala raccolti dalla Città metropolitana di Torino ed elaborati dall’istituto Eurac Research di Bolzano, capofila del progetto. «Verrà inoltre anticipato l’avvio della “Sensitive Diagnosis”, un laboratorio di co-progettazione che coinvolgerà i residenti e gli operatori economici fino ad aprile.
Il progetto Beyond Snow (www.alpinespace. eu/project/beyondsnow/) ha l’obiettivo di diminuire la dipendenza dalla neve delle destinazioni turistiche alpine di bassa e media altitudine, promuovendo la capacità di conservare, diversificare o aumentare l’attrattività turistica e le opportunità di lavoro per i residenti – anticipano dalla Città metropolitana. Nei prossimi tre anni i partner elaboreranno percorsi di sviluppo sostenibile, processi di transizione e soluzioni attuabili. In particolare verranno co-progettate e realizzate attività di sensibilizzazione e formazione in 10 aree pilota distribuite in tutto l’arco alpino, per coinvolgere cittadini e decisori a tutti i livelli tecnici e politici e per garantire che i modelli sviluppati e i percorsi tracciati soddisfino i bisogni delle comunità e dell’ambiente.
Per il Piemonte, l’area pilota prescelta è quella della Val d’Ala. Il report predisposto da Eurac Research evidenzia che ad Ala di Stura e Balme sono marcatamente prevalenti le presenze nella stagione estiva rispetto a quella invernale. Pur potendo contare su di un elevato potenziale di attrattività naturale e culturale, l’area presenta i tratti delle destinazioni monostagionali, dipendenti dai flussi dei mesi di giugno, luglio e agosto, che generano il 65% dei movimenti turistici complessivi e sono condizionati dalle condizioni meteorologiche. Ala di Stura e Balme hanno una struttura ricettiva fortemente orientata ai mercati nazionali: solo il 10% dei pernottamenti totali del 2022 è stato generato da ospiti stranieri e la loro presenza è pressoché azzerata in inverno.
La tipologia di alloggio più importante sono gli appartamenti. L’incremento del 20% nel numero di posti letto tra il 2013 e il 2022 è stato determinato principalmente da residence, pensioni, B& B, dalle case vacanza e dall’introduzione della categoria “appartamenti”. L’occupazione lorda dei posti letto disponibili mostra una sottoutilizzazione, non solo per la bassa stagione, ma anche per l’alta stagione: è pari al 5% in giugno e al 14% in luglio e agosto.
Il settore ricettivo è piuttosto frammentato e sottoutilizzato: quasi il 30% dei posti letto riguarda la categoria ricettiva delle case vacanza. L’ampia presenza di seconde case, anche in relazione al numero degli abitanti permanenti, può influenzare negativamente la vivibilità della destinazione, poiché i servizi di interesse generale e le infrastrutture sono solitamente orientati verso la popolazione permanente, che nel caso di Ala di Stura e Balme è contenuta e in diminuzione. Gli esperti di Eurac Research suggeriscono quindi che i passi futuri per lo sviluppo turistico dovrebbero quindi essere finalizzati a un aumento dei flussi turistici complessivi, sia in alta che in bassa stagione.
La “Sensitive Diagnosis” è un processo attraverso il quale si coinvolgeranno gli attori del territorio nella valutazione dei mutamenti climatici in atto, delle ricadute sul turismo, sulle risorse naturali e sull’economia in generale. L’obiettivo è quello di disegnare strategie per sostenere la transizione a partire dalle risorse ambientali, culturali e socio-economiche disponibili o “innescabili”. Alcuni soggetti portatori di interessi diffusi ed esponenti di categorie economiche saranno intervistati individualmente rispetto ai temi ecologici, al processo di adattamento al cambiamento climatico, alla sostenibilità e resilienza del contesto, alle opportunità future, ai livelli di cooperazione nella destinazione turistica, alle azioni da intraprendere. La restituzio di queste prime valutazioni fornirà spunti di discussione per i laboratori di co-progettazione aperti a tutti gli stakeholder (ricettività, ristorazione, professioni del turismo, associazioni, organizzazioni, amministrazioni, ecc.), per elaborare in maniera partecipata strategie di transizione per l’adattamento ai cambiamenti climatici, con particolare attenzione al turismo della neve.
A partire dalla prima riunione, verranno presentate ai portatori di interesse del territorio le conoscenze di fondo sul tema, per sviluppare le conseguenti riflessioni. Da queste analisi scaturiranno le strategie, le modalità per la loro concretizzazione e i processi di governance che consentiranno la definizione di azioni e relative responsabilità. Contemporaneamente, ai turisti presenti a Ala di Stura e Balme verrà proposto nei prossimi mesi un questionario che permetterà di capire: il tipo di frequentazione della destinazione turistica e di attività svolta, gli effetti percepiti del cambiamento climatico rispetto alle pratiche desiderate e alla scelta della destinazione turistica, la minaccia per le attività della neve attribuibile ai cambiamenti climatici, le carenze e le potenzialità del turismo della Val d’Ala per le stagioni invernali e le mezze stagioni. Il questionario, predisposto da Eurac, sarà compilato online mediante il collegamento ad un Qrcode.