Il Pronto Soccorso di Cuorgnè ha ufficialmente riaperto le sue porte 24 ore su 24 e questa mattina il Presidente Alberto Cirio, con il vicepresidente della commissione Sanità del Consiglio regionale del Piemonte, Andrea Cane e i Sindaci e gli Amministratori comunali del territorio, hanno sottolineato come questa riapertura rappresenta un evento essenziale e strategico per il futuro della sanità territoriale.
«La riapertura del Pronto Soccorso di Cuorgnè è una testimonianza tangibile del nostro impegno nella salvaguardia della medicina territoriale – ha commentato il vicepresidente canavesano Andrea Cane – specialmente nelle nostre Valli e nei nostri piccoli Comuni. Abbiamo assunto nuove risorse sanitarie, completato le Case e gli Ospedali di Comunità, ma riconosciamo che c’è ancora lavoro da fare. La sfida che ci prendiamo in carico è quella di garantire un accesso tempestivo e di qualità alle cure mediche a livello locale. Un vero buongiorno quello di oggi, con un appuntamento che è una risposta concreta alle esigenze della comunità e dimostra il nostro impegno nel rafforzare i servizi di emergenza a livello locale. Continueremo a lavorare per assicurare un sistema sanitario robusto e accessibile a tutti». Cane ha anche sottolineato la necessità di cambiare al più presto le regole dei test d’ingresso alle Facoltà di Medicina, per garantire una maggiore disponibilità di professionisti della salute nel territorio.
Frena gli entusiasmi della Giunta regionale il Movimento 5 Stelle che risponde così in queste ore all’annuncio dell’attesa riapertura della struttura canavesana attarverso un comunicato del capogruppo pentastellato in Regione, Sarah Disabato: « Questa mattina ha riaperto i battenti il pronto soccorso dell’ospedale di Cuorgnè. Una notizia di certo positiva per il Canavese, ma che non giustifica le celebrazioni ed i festeggiamenti in pompa magna voluti da Cirio e dalle forze di Centrodestra. Furono proprio loro, ad inizio pandemia, a chiudere il pronto soccorso, causando innumerevoli disagi ai cittadini di quel territorio. E sempre delle forze di maggioranza è la responsabilità di avere tenuto chiusa la struttura per più di tre anni, con l’emergenza covid ormai conclusa da tempo, nonostante le proteste e le battaglie del comitato costituitosi per chiedere la riapertura il prima possibile. Una battaglia che il Movimento 5 Stelle ha condiviso e sostenuto fin dal principio. Invece di lanciarsi in questi teatrini totalmente fuori luogo, Cirio chieda scusa ai tanti canavesani che in questi anni hanno dovuto fare a meno di un servizio di fondamentale importanza e che ancora una volta, nonostante le promesse fatte in campagna elettorale, viene lasciato in mano ai medici “gettonisti”, quindi ai privati. Sarebbe ora di riparlare anche dell’ospedale di Lanzo, con il pronto soccorso prima declassato a punto di primo intervento e poi totalmente chiuso. Il pronto soccorso a Lanzo è un servizio importante per i residenti ed i turisti delle Valli ed è fondamentale per decongestionare Ciriè, dove la medicina d’urgenza è spesso al collasso per i troppi accessi. Da Cirio non vogliamo passerelle, ma risposte».