Inizio in sordina per la fiera di San Martino. Sfogliando a ritroso le pagine del Risveglio ci accorgiamo che la manifestazione che sul numero che stata scorrendo occupa numerose pagine, aveva invece uno spazio minore. Bisogna però tener presente che fino agli anni Cinquanta la foliazione del giornale era limitata rispetto a quella attuale. Le fotografie erano pochissime e si preferiva dare spazio ad altri eventi di cronaca. Nonostante la fiera abbia una storia secolare, ha quindi faticato a guadagnarsi le prime pagine. Inizialmente finiva nelle pagine interne, nelle notizie riservate a Ciriè.
Alla fine degli anni Cinquanta leggiamo un articolo dove sono evidenziati soprattutto gli aspetti legati al mercato del bestiame, da sempre uno dei fiori all’occhiello della kermesse. «La fiera ebbe buon esito sotto l’aspetto zootecnico – scrive il giornalista dell’epoca – bestiame più numeroso che in passato, ottimi capi e soprattutto manze di pura razza valdostana». Anche allora non mancavano comunque le attrazioni. «Un notevole parco divertimenti fu allestito in piazza Castello, mentre in piazza san Mar-tino fu rizzato il padiglione del ballo pubblico, con orchestra coassolese – conclude – Discreto afflusso, malgrado i primi freddi». Nel 1973 la fiera è in prima pagina del Risveglio. Nell’occhiello si sottolinea la “riuscita mostra di macchinari agricoli”. Agli inizi degli anni Settanta sempre più voce viene data ai progressi dell’industria.
Negli anni Ottanta San Martino viene spostata di sede, suscitando un vespaio di polemiche. Nell’articolo si mettono in luce i “prevedibili inconvenienti”. Ma la nuova sede scatena la bagarre politica. La Dc, allora al governo, manda un comunicato al settimanale, dove “esprime il rammarico per uno spostamento coatto di un’attività commerciale dopo oltre 600 anni di presenza nel cuore del centro storico”.
Ma la manifestazione ha anche fatto da termometro al benessere sociale. Nel 1992 l’allora sindaco Buratto definì la kermesse “fiera della fiducia”
in auspicio ad una attesa ripresa economica generale. Durante gli anni sono stati aggiunti anche nuovi eventi: nel 2002 la manifestazione viaggia a braccetto con la festa del vino novello, oggi scomparsa.
Con il nuovo secolo le pagine dedicate alla fiera assumono l’aspetto che oggi vedete: dense di notizie e tantissime fotografie. Con la crescita del mercato della pubblicità la manifestazione è diventata una grande vetrina da far conoscere e veicolare degnamente anche fuori dal Ciriacese, merito dei numerosi eventi che arricchiscono di anno in anno il programma attirando così gli inserzionisti.