L’intervento stamane della Guardia di Finanza e degli agenti delle dogane e dei monopoli all’aeroporto di Caselle ha scongiurato l’introduzione nel territorio nazionale di 64 kg di carne per uso alimentare di vario tipo e taglio, confezionati in buste di plastica senza alcuna indicazione di origine e specie, mancante di certificazione sanitaria e in precario stato di conservazione.
I controlli sono scattati dopo l’arrivo di un volo proveniente dall’Egitto e si sono focalizzati su un passeggero su cui vi era il sospetto, risultato poi fondato da un’accurata analisi e dopo l’invito a dichiarare eventuali merci sottoposte a tassazione, restrizioni e divieti. I successivi controlli hanno così scoperto la presenzadi carne, di provenienza ignota e non ammessa all’introduzione nell’Unione Europea. Merce che è stata immediatamente sottoposta a sequestro amministrativo cautelare dai funzionari e Finanzieri e conservata nelle apposite celle frigorifere presenti nello scalo torinese, in attesa delle analisi igienico-sanitarie di competenza dei Posti di Controllo Frontalieri, Uffici veterinari periferici del Ministero della Salute abilitati ad effettuare controlli veterinari su animali vivi, prodotti di origine animale, alimentazione di origine non animale, mangimi e materiali destinati a venire a contatto con alimenti.
Il sequestro operato dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e dalla Guardia di Finanza, in una collaborazione rinnovata attraverso il Protocollo di intesa stipulato dalle due Istituzioni nell’aprile scorso, e le conseguenti analisi del P.C.F. di Torino-Caselle finalizzate alla distruzione della merce, si inseriscono nell’ampia attività di vigilanza assicurata dalle Istituzioni dello Stato, chiamate a garantire quotidianamente la tutela della salute pubblica attraverso l’applicazione della specifica normativa nazionale e dell’Unione Europea.