Dopo due anni le Officine Teatrali hanno improvvisamente chiuso i battenti. La compagnia Noteateatro è stata allontanata nei giorni scorsi dalla Parrocchia Ss. Cosma e Damiano dagli spazi dell’ex oratorio di vicolo Parrocchiale che aveva ottenuto nel 2021 in comodato d’uso gratuito.
La decisione è stata presa, non a cuor leggero, dai parroci don Alessandro Martini, don Sergio Fedrigo e don Marco Varello e dal Consiglio parrocchiale per gli affari economici a propria tutela, quando ha scoperto che la compagnia aveva promesso alla scuola parentale elementare e media Argentera di Mappano, alla ricerca di spazi più ampi per ospitare le lezioni, di potersi insediare nei locali inseriti nel nucleo storico di Borgaro. Il contratto stipulato nel 2021, però, come sottolinea la Parrocchia, imponeva alla realtà concessionaria di «chiedere autorizzazione scritta alla proprietà per qualsiasi intervento migliorativo si volesse attuare» e di «non cedere a terzi, né per brevi periodi né per lunghi periodi, né a titolo gratuito né dietro compenso, l’uso della struttura, tantomeno senza autorizzazione scritta da parte della Parrocchia».
Grande la sorpresa, quindi, negli ambienti parrocchiali allo scoprire il viavai di persone, tra esponenti della scuola parentale e operai, che nel vecchio oratorio si davano da fare per ritinteggiare e risistemare gli interni e all’apparire sui profili social dell’associazione Argentera del trasloco in quella sede. Si è così arrivati alla riunione di venerdì scorso tra le tre parti in causa che ha portato allo scioglimento del contratto e all’allontanamento della compagnia, che ha sgomberato le ormai ex Officine Teatrali dei suoi oggetti e materiali di scena.
In un comunicato la Parrocchia, assistita dall’avvocato Matilde Chiadò, «pur consapevole del disagio che tale procedura ha causato e potrebbe causare per le attività dell’Associazione “Argentera” e le famiglie che hanno deciso di affidare ad essa i propri figli, ribadisce che la propria azione risponde a una cautela del tutto necessaria e ragionevole per evitare gravi danni a cose e persone che deriverebbero da un improprio insediamento di detta associazione nella struttura dell’ex-oratorio».
Per la realtà educativa mappanese, che si è data subito alla ricerca di nuove aule per gli studenti, l’avvocato Luca Crivellin sottolinea: «Siamo stati truffati, non ci siamo impossessati di beni non nostri. La scuola aveva 50 iscritti ma alcuni hanno avuto il timore che le lezioni non iniziassero a breve e hanno receduto dai suoi servizi. L’associazione Argentera, vittima della vicenda, rivolgerà una richiesta di risarcimento alla compagnia». Dal canto suo Noteateatro, che lo scorso aprile ha portato in scena al Teatro Alfieri di Torino il musical “Re Artù”, non rilascia dichiarazioni.