I «Falchi» della polizia li avevano fermati una settimana dopo che avevano appena commesso un sostanzioso furto in un alloggio. I tre georgiani avevano tentato di scappare, innescando un rischioso inseguimento, ma gli agenti erano comunque riusciti a bloccarli e arrestarli per ricettazione. Poi, durante le perquisizioni è saltato fuori un vero e proprio tesoro. Gioielli d’oro, orologi di pregio, macchine fotografiche, profumi, borse griffate. E poi auricolari, accendini, scacchiere, crocifissi, biciclette, collane e poi altro ancora.
Un bottino frutto di razzie effettuate in tutto il Torinese, a partire dalla primavera scorsa. Negli uffici della questura, restano infatti ancora centinaia di oggetti – recuperati durante le operazioni effettuate dalla squadra mobile nell’ultimo periodo – che nessuno ha mai reclamato. Probabilmente ha anche presentato una denuncia per aver subito il furto, ma non sa che quello che gli era stato rubato è stato ritrovato.
Proprio per facilitare il riconoscimento di tutta questa refurtiva è stato predisposto un catalogo fotografico che è ora visionabile nella “Bacheca degli oggetti recuperati” del sito della Polizia di Stato al seguente indirizzo: (https://questure.poliziadistato.it/servizio/ oggettirubati). Per visionarli, dopo aver raggiunto la pagina web, è necessario compilare il format, selezionando prima la categoria “recuperati” e poi scegliendo quella di interesse nel menu a tendina, indicando al contempo Torino nel campo delle province.
Tutti gli oggetti che possono essere visionati riportano quattro date di ritrovamento da parte della polizia ovvero il 16 marzo, il 17 maggio, il 19 luglio e il 7 agosto 2023. Ovviamente per poter dimostrare di essere il proprietario dell’oggetto è necessario essere in possesso della denuncia presentata dopo aver subito il furto