Sarà la Regione Piemonte ad ospitare, a Torino dal 30 settembre al 3 ottobre, la seconda edizione de “L’Italia delle Regioni”, il festival nazionale della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome.
Quest’anno la manifestazione si dipanerà da piazza Castello, che nel fine settimana si trasformerà in un “Villaggio delle Regioni” all’insegna delle eccellenze territoriali, ai luoghi simboli della storia d’Italia: Palazzo Reale, Archivio di Stato e Teatro Carignano ospiteranno due giornate di incontri istituzionali di grande caratura, il Parlamentino Subalpino riaprirà le porte dopo oltre un secolo.
Il filo conduttore saranno le infrastrutture nelle diverse articolazioni: dalla mobilità alla logistica, dall’energia all’ambiente, dalla sanità all’innovazione, dalle reti della conoscenza a quelle della ricerca.
Altro focus importante sarà quello dedicato ai grandi eventi in programma per i prossimi anni e al ruolo che i territori giocheranno in questa cruciale sfida.
L’appuntamento di Torino, organizzato in collaborazione con la Regione Piemonte, sarà pertanto l’occasione in cui la Conferenza delle Regioni, accanto al Governo, condividerà la messa a terra di moderne ed innovative soluzioni per favorire lo sviluppo del Paese, sfruttando anche la fondamentale leva dei fondi del Pnrr e della programmazione europea. L’obiettivo è infatti elaborare e costruire proposte utili a potenziare il ruolo, l’identità e le diverse specificità delle venti Regioni e delle due Province autonome che compongono l’Italia.
“Sarà un Festival delle Regioni ad ampio respiro, innovato e aperto, che analizzerà e lavorerà sulle prospettive del nostro Paese – ha dichiarato Massimiliano Fedriga, presidente della Conferenza delle Regioni, nel corso della conferenza stampa di presentazione – Intendiamo fornire delle proposte concrete nel segno riformatore del documento finale della prima edizione di Milano. Puntiamo la bussola su infrastrutture e grandi eventi, che portino sviluppo e difendano il territorio. Accettiamo quindi la sfida del Pnrr, dall’assistenza territoriale all’attrazione di talenti e investimenti. Anche sull’internazionalizzazione dobbiamo mettere in gioco la nostra capacità di fare sistema Paese, di essere al centro di vetrine mondiali, di studiare e applicare strategie istituzionali comuni su eventi e manifestazioni di interesse internazionale. Dobbiamo sfruttare insieme tutte le possibili opportunità di crescita e sviluppo, dando risposte ai problemi dei cittadini, ascoltando esperti e i suggerimenti delle imprese. Le Regioni vogliono essere dei motori del cambiamento, che favoriscano la realizzazione di progetti, programmi e grandi eventi nel nostro Paese”.
Il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio ha sottolineato che “per la prima volta nella storia del Piemonte tutti i presidenti di Regione saranno a Torino, e questo è un risultato importante nel rispetto della storia di una terra in cui è nata l’Italia e del lavoro che come governo regionale stiamo facendo perché il Piemonte continui ad essere centrale nelle dinamiche politiche nazionali. La riapertura del Parlamentino Subalpino, luogo dove si costruì Italia, è il miglior simbolo di quanto le Regioni possono contribuire alla crescita del Paese sapendo spendere bene e nei tempi corretti le risorse a disposizione. Quindi celebreremo il passato e parleremo anche di futuro”.
Il Villaggio delle Regioni
Tra le novità dell’edizione 2023 c’è il Villaggio delle Regioni: sabato 30 settembre, domenica 1 e lunedì 2 ottobre piazza Castello sarà allestita con stand promozionali disposti in modo da evocare la forma geografica dell’Italia.
Ciascuna Regione e Provincia autonoma avrà l’occasione di offrire ai visitatori la possibilità di conoscere le eccellenze locali tramite piccole degustazioni, incontri informativi e presentazioni tematiche con la finalità divulgativa del ruolo e delle competenze delle Regioni. Si darà vita ad un ricco palinsesto di incontri e workshop, che vedrà la partecipazione attiva di tutti i presidenti, pensato per avvicinare il mondo istituzionale ai cittadini.
La Conferenza si avvarrà della collaborazione del Ministero dello Sport per le attività legate all’avviamento sportivo in età evolutiva e della Federazione nazionale degli infermieri (FNOPI) per quanto concerne i temi sanitari.
Ci sarà anche un’area dedicata al metaverso, una porta virtuale sul futuro delle Regioni. Questo approccio innovativo incrocerà il passato e il futuro, permettendo ai visitatori, tramite l’utilizzo di visori VR, di immergersi nell’esplorazione virtuale delle ricchezze storiche, artistiche e paesaggistiche dei diversi territori italiani. L’iniziativa mira a stimolare la consapevolezza del lavoro che le Regioni italiane stanno portando avanti nel campo dell’innovazione digitale, ma rappresenta anche un’occasione di discussione su come la tecnologia possa giocare un ruolo cruciale nello sviluppo infrastrutturale nazionale.
La sera del 1° ottobre, inoltre, è in programma all’Auditorium Rai uno spettacolo di benvenuto, organizzato dalla Regione Piemonte, che coinvolgerà in una serie di esibizioni gruppi di cultura popolare provenienti da tutta Italia.
Gli eventi istituzionali
Lunedì 2 ottobre il festival si sposterà su un piano prettamente istituzionale dando il via, alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, ad una due giorni di lavoro e confronto che vedrà coinvolti il Governo, i presidenti e gli assessori regionali, i portatori di interesse di rilevanza nazionale e internazionale.
In questa cornice verrà presentato il primo Rapporto IPSOS “L’Italia delle Regioni: rapporto sullo stato del Paese e la sua percezione” in termini di infrastrutture, sviluppo e prospettive future. Il documento fornirà una visione dettagliata dei progressi compiuti per comprendere le sfide e le opportunità che il Paese dovrà saper cogliere da qui in avanti.
Sono previste quattro tavole rotonde dedicate ai temi delle grandi infrastrutture, le manifestazioni internazionali, il ruolo delle Regioni per lo sviluppo economico, il Pnrr e il welfare, che vedranno confrontarsi il Governo e i presidenti di Regione.
Inoltre, anche quest’anno si riuniranno cinque tavoli di lavoro dove, a partire dai risultati del rapporto Ipsos, i ministri, le istituzioni regionali e i rappresentanti del mondo pubblico e privato si confronteranno su questioni cruciali quali lo sviluppo sostenibile, la tutela del territorio, il sostegno alle persone, l’attrazione dei talenti e l’internazionalizzazione delle imprese.
Lo scopo è sintetizzare una visione condivisa che possa essere raccolta dalla Conferenza delle Regioni per il futuro confronto con il Governo e il Parlamento.
Co-protagonisti dei tavoli di lavoro saranno cinque giovani under 30 selezionati attraverso la call for ideas “I Giovani costruiscono il futuro delle Regioni”, che la Conferenza ha voluto fortemente per ascoltare la voce delle giovani generazioni sui temi di rilevanza regionale. Il concorso, dedicato a ragazzi e ragazze tra i 18 e i 28 anni, resterà aperto fino al 15 settembre: per partecipare al bando è necessario inviare un progetto o un’idea innovativa in merito ai cinque temi chiave su cui verteranno i tavoli di lavoro del festival utilizzando l’apposito modulo presente su www.regioni.it Le cinque persone selezionate avranno l’opportunità di presentare il proprio progetto ai tavoli di lavoro tematici e di confrontarsi con i presidenti e assessori di Regione e con i protagonisti sia del settore pubblico e privato.
I 40 anni della Conferenza Stato-Regioni nel Parlamentino subalpino
Il 3 ottobre, a conclusione del festival, si celebrerà il 40º anniversario della Conferenza Stato-Regioni, l’organismo che incarna la collaborazione tra i diversi livelli di governo e che ha contribuito a plasmare negli anni il futuro dell’Italia.
Si è scelto per l’occasione un luogo simbolico, dove l’Italia stessa ha visto la luce: il Parlamentino Subalpino, restaurato con il contributo della Compagnia di San Paolo, che sarà riaperto eccezionalmente dopo più di cento anni per ospitare la prima seduta pubblica nella storia della Conferenza.
Al termine della giornata ci sarà un simbolico passaggio di consegne tra il Piemonte e la Puglia, che ospiterà nel 2024 la terza edizione dell’evento.
Come seguire i lavori
Sarà possibile, infatti, seguire eccezionalmente i lavori in streaming: un’opportunità per tutti coloro che sono interessati ad essere parte integrante del dialogo tra le regioni e ad assistere al processo decisionale che traccia la strada verso il futuro infrastrutturale del Paese.
Le giornate del 2 e 3 ottobre, ad eccezione del pomeriggio del lunedì in cui i tavoli di lavoro saranno a porte chiuse, verranno trasmesse in streaming sul sito web, sulla pagina Facebook e sul canale YouTube della Conferenza delle Regioni e sarà raccontato anche sui canali social Facebook, Twitter X e LinkedIn della Conferenza.
L’hashtag ufficiale dell’evento è #ItaliadelleRegioni