A pochi giorni dall’inizio dell’anno scolastico, cresce la preoccupazione tra i pendolari per la gestione del servizio sostitutivo con autobus tra Torino e Ceres.
Sul sito di Gtt, intanto, sono stati pubblicati gli orari che entreranno in vigore lunedì 11 settembre, con il potenziamento delle corse negli orari di ingresso e di uscita da scuola. Intanto lungo la storica linea ferroviaria proseguono i lavori per il rinnovo dell’armamento, ovvero rotaie e traversine, fino a Germagnano, oltre alla sostituzione di alcuni impianti ai passaggi a livello in vista del passaggio della gestione del servizio dal Gruppo Torinese Trasporti a Trenitalia, previsto a fine anno. Non solo: dopo quarant’anni, è stato pubblicato il fascicolo di linea. E proprio in merito a questo l’Osservatorio sulla Torino-Ceres lancia l’allarme.
«Dalla lettura del documento, la prima grossa questione è che al momento la ferrovia Torino-Ceres è quasi interamente classificata come categoria B2L (dove “L” sta per “limitata”) – evidenzia il portavoce dell’Osservatorio, il nolese Davide Arminio – che impone per alcune categorie di treni delle forti limitazioni di esercizio. Leggiamo che Gtt ha richiesto l’innalzamento della categoria della linea (da B2L a C3) solo per la tratta Torino-Ciriè: questo implica, salvo deroghe specifiche, che la velocità sul resto della linea sarebbe limitata a 25 chilometri orari. Si tratterebbe di un gravissimo handicap all’esercizio, anche perché la stragrande maggioranza dei treni usati da Trenitalia nel passante sarebbe soggetta a queste limitazioni. Ci aspettiamo di capire se entro la riapertura sarà innalzata anche la categoria della restante tratta o se si prevede di trattare con Rfi deroghe, anche parziali, a queste limitazioni sulla tratta CirièGermagnano».
Nel fascicolo di linea il subentro di Rfi è indicato per il 16 dicembre, mentre la ripresa dell’esercizio viene data al 10 dicembre. Continua quindi il “rimbalzo” di date, dopo che in Consiglio regionale l’assessore ai Trasporti, Marco Gabusi, aveva risposto al question time presentato da Sarah Disabato, capogruppo del Movimento 5 Stelle, annunciando lo slittamento della riapertura a gennaio 2024. «Non è perciò chiaro alla fine quale sia la data-obiettivo prosegue Arminio – e per la dovuta trasparenza verso i cittadini ci aspettiamo che si faccia il punto. Ancora, nel fascicolo si parla del sistema controllo marcia treno solo sulla tratta Torino-Ciriè, mentre sappiamo che sono stati eseguiti alcuni lavori anche a monte di Ciriè. Sarebbe perciò doveroso sapere su quale tratta è attivo/attivabile subito l’SCMT e con quali tempistiche si prevede di attivarlo sulla restante parte. L’ultimo aspetto riguarda le opere di banalizzazione: nel fascicolo di linea sono indicate come intervento da attuarsi nell’annualità dicembre 2023-dicembre 2024, mentre ovunque è stato detto che sarebbero state realizzate sfruttando la sospensione di questi mesi. Anche in questo caso la domanda è cosa sia stato fatto finora e perché le opere dovrebbero finire posticipate al 2024».
Si prevede quindi un autunno “caldo” per i pendolari e gli utenti della Torino-Ceres, che attendono la riapertura della ferrovia, ormai chiusa dal 12 giugno (e dal 2020 con capolinea a Venaria Reale), e soprattutto il collegamento con il passante ferroviario grazie al tunnel di corso Grosseto. Sul nuovo percorso verranno instradate le linee Sfm3 (Bardonecchia) e Sfm6 (Asti) fino alla stazione di Caselle Aeroporto, la Sfm4 (Bra) fino a Germagnano e la Sfm7 (Fossano) fino a Ceres. Le linee passeranno dal “Sandro Pertini” e dall’Allianz Stadium che saranno collegate direttamente con la stazione di Porta Susa e la stazione Lingotto attraverso il Sistema Ferroviario Metropolitano. A gennaio, intanto, le prime linee a transitare sui binari della quasi “ex” Torino- Ceres saranno la Sfm4 e la Sfm7.