Queste opere sono allegria per l’anima”, “Abbiamo sognato ad occhi aperti”, “Abbiamo bisogno di arte per vivere”, “di bellezza”. Sono alcuni dei commenti lasciati dai visitatori della mostra “Il sogno e la materia. Franco Brunetta e Maria Chiara Piglione” che ha inaugurato venerdì 9 al laboratorio galleria Labbò. “Visto il successo di pubblico abbiamo deciso di prorogare la mostra con due aperture speciali sabato 17 e domenica 18”, ha annunciato l’organizzatore Gianluca Violino.
All’inaugurazione erano presenti amici, ammiratori, curiosi, appassionati d’arte e istituzioni, con la presenza del sindaco di San Maurizio Michelangelo Picat Re. Presente anche la gallerista Elena Rivautella di Meta Project di Lugano, che ha da poco esposto alcune opere di Brunetta, artista che nella giornata di venerdì ha anche creato una piccola performance associando uno delle sue opere ai ricordi dei partecipanti. “Creare una situazione” è in effetti il compito del Situazionismo, corrente da cui Brunetta ha iniziato il suo percorso per sfociare poi nel concettuale, come i rimandi a Piero Manzoni nei suoi Scarti d’artista, e nella pittura, come nella nuovissima opera “I Draghi”, realizzata come tutte con materiali di recupero.
D’impatto il collegamento tra materiale e immateriale, a valorizzare sì le forme giocose di Brunetta ma anche l’inquietudine dei mondi incantati di Maria Chiara Piglione, la cui poetica non può trascendere dalla metodologia impiegata, che guarda quasi al collage fotografico nell’ottica del carpe diem, situazionista anche lei per certi versi.
Una mostra partecipata e compresa dal pubblico, apprezzata per forma, luogo e contenuti di entrambi gli artisti, che hanno raccontato lo sviluppo e i retroscena delle opere alle moltissime persone che, incuriosite, si perdevano dentro le atmosfere giocose e incantate del Labbò. L’esposizione e il racconto di sogni e materia continuano il prossimo fine settimana in orario 17-21. Ingresso gratuito.