Come possono persone di tutte le età e inclinazione, senza alcuna competenza musicale, creare insieme ritmi coinvolgenti come un vero gruppo musicale in pochi minuti? Succede in centro a Ciriè grazie al Cerchio di percussioni, un’iniziativa di improvvisazione musicale in strada, aperta a tutti, mai sperimentata prima in centro e che ha riscosso notevole successo per numero di partecipanti ed entusiasmo nei primi appuntamenti in maggio.
È guidata dal maestro Massimiliano Mittica: musicista, insegnante da oltre 15 anni nella propedeutica musicale in varie scuole primarie dell’interland torinese, storico direttore delle bande di San Carlo Canavese e San Francesco al Campo nonché facilitatore di Drum Circle abilitato secondo il metodo di Arthur Hull – VMC e fondatore dell’associazione Junior Band aps, che ha in carico il progetto: «Con il Comune di Ciriè, che ha l’esigenza di promuovere e far vivere al meglio la nuova isola pedonale – racconta Mittica – creiamo con i passanti veri e propri cerchi di strumenti, da suonare in completa libertà d’espressione. Gli strumenti sono di diversa tipologia e provenienti da tutto il mondo, quindi anche molto curiosi. Prendere parte al cerchio è un’attività ludica, in grado di apportare numerosi benefici mentali, ridurre lo stress, l’ansia lieve le tensioni muscolari. Inoltre è davvero per tutti perché le percussioni sono strumenti intuitivi e l’attività richiede un’unica competenza: la voglia di mettersi in gioco e di divertirsi».
Il risultato è una comunità ritmica temporanea, imprevedibile, irripetibile e autentica creata attraverso il gioco. La pratica dei Drum Circle, simbolo concreto di unione, armonia e completezza, rimanda ad antichi rituali di diverse civiltà ed è un momento speciale in cui nessuno sbaglia, perché è tutto improvvisato; non c’è pubblico, perché tutti partecipano all’esperienza musicale. Di conseguenza, il ritmo che già è in noi è semplicemente veicolato.
Il primo evento di questo tipo era stato guidato da Mittica con altrettanto successo a Devesi e in Località Ricardesco durante il Cirié Music Festival 2019. Oggi come allora l’associazione mette a disposizione percussioni africane e latine più o meno note come tamburi gravi, djambé, shaker, maracas, legni bitonali e agogo. L’ultima occasione per sperimentarli sabato 17 giugno dalle 16.30 alle 18.30 all’inizio di Via Vittorio Emanuele.