Fino a venerdì 27 gennaio, le quinte – Afm, Sia, Cat del tecnico e una quinta liceale – avranno modo di visitare il Museo delle Carceri “Le Nuove” e di approfondire la conoscenza della struttura e del funzionamento della casa Circondariale “Lorusso e Cutugno” di Torino incontrando anche la direttrice Cosima Buccoliero (nella foto in un incontro a Ciriè)
Educazione Civica? Si fa in carcere per alcune classi del “Fermi-Galilei” di Ciriè guidato dalla professoressa Roberta Bruatto. Nei prossimi giorni, fino a venerdì 27 gennaio, le quinte – Afm, Sia, Cat del tecnico e una quinta liceale – avranno modo di visitare il Museo delle Carceri “Le Nuove” e di approfondire la conoscenza della struttura e del funzionamento della casa Circondariale “Lorusso e Cutugno” di Torino incontrando anche la direttrice Cosima Buccoliero. Con queste ultime uscite si conclude un programma che ha coinvolto varie classi da ottobre ad adesso. Tutto rientra all’interno di un progetto di Educazione Civica strutturato per le quinte e ideato tre anni fa dal titolo “Il carcere – rappresentazioni e realtà”.
La scorsa primavera un gruppo di docenti – i professori Valeria Vassia, Marco Volpe, Nicola Frons, Primiano Magnolia e Donatella Perello – ha redatto il progetto partito lo scorso autunno. Referente il professore Davide Pelanda, autore, fra gli altri saggi, di “Il Dio carcerato” dove approfondisce la tematica della fede vissuta in prigio-ne. Gli studenti hanno accolto il progetto inizialmente con qualche titubanza e poi con entusiasmo, dedicandosi con passione a elaborati inerenti alla tematica a seconda degli interessi e dell’indirizzo di studio (fra gli allievi ci sono ragionieri, geometri e una classe di liceali).
Prima della realizzazione dei lavori – per i quali saranno anche valutati a fine quadrimestre – le lezioni frontali e interattive che hanno portato gli studenti ad approfondire tematiche come il disagio e l’aspetto psicologico, la spiritualità dietro le sbarre ma anche la giustizia riparativa, la storia del carcere e letteratura intorno a questa istituzione, oltre l’edilizia del carcere, trattata nello specifico dalla casse dei Geometri.
Dal punto di vista giuridico gli studenti hanno appreso conoscenze in merito alla legislazione carceraria, a partire dalla Costituzione fino alle norme che regolano la vita e le attività dei detenuti. Fra gli apprendimenti anche quelli relativi al linguaggio e ai codici di lettura del mondo carcerario, scoprendo i dati numerici più significativi riguardo a questa realtà composita e le regole che la sottendono. Oltre la condivisione fra le classi che hanno lavorato al progetto è stata anche ipotizzata l’idea di una mostra da proporre all’intero istituto.