Sul territorio dell’AslTo3 la riorganizzazione dei servizi sociosanitari, come previsto dal Pnrr, Piano nazionale di ripresa e resilienza, procede per tappe ed entro il 2026, prevede la garanzia della presa in carico dei cittadini con problemi di fragilità sociosanitaria che la pandemia da Covid19 ha reso ancora più evidenti.
Uno di questi step riorganizzativi è costituito dalla COT, Centrale Operativa Territoriale, di Venaria, che come è noto è stata attivata lo scorso 21 dicembre e che è una delle sei centrali operative previste nella giurisdizione dell’AslTo3. Si tratta inoltre della terza del genere a partire in Piemonte, dopo quella dell’Asl Città di Torino e quella di Pinerolo.
La COT di Venaria è riferimento per il distretto Area Metropolitana Nord, di cui fanno parte i Comuni Alpignano, Druento, Givoletto, La Cassa, Pianezza, San Gillio, Val della Torre, Venaria Reale e si trova presso l’attuale sede del Distretto al Polo Sanitario in Via don Sapino 152.
Cos’è la COT, Centrale Operativa territoriale
Si tratta di una struttura organizzativa che coordina i servizi del territorio, assicurando una stretta sinergia fra rete di emergenza-urgenza, l’ospedale e i servizi territoriali e domiciliari. Non è un servizio aperto direttamente ai cittadini, ma è il cuore della riorganizzazione della sanità territoriale prevista dal Pnrr, Piano nazionale di ripresa e resilienza, che prevede anche la creazione di case di Comunità e Ospedali di Comunità.
Il personale
La centrale è coordinata dagli infermieri e al suo interno lavorano anche medici, personale amministrativo, assistenti sociali dell’Asl in stretta integrazione con le assistenti sociali degli Enti Gestori.
Obiettivo
Scopo dell’attività della centrale operativa è assicurare accessibilità, continuità e integrazione della cura e dell’assistenza attraverso il raccordo delle funzioni clinico-assistenziali, fra cui i servizi rivolti a: persone ricoverate in Hospice, CAVS/Ospedali di Comunità presenti sul territorio che necessitano di un percorso di dimissione anticipata e assistita al domicilio o in un’altra struttura; persone vulnerabili e con bisogni complessi, che necessitano di una presa in carico integrata non solo di tipo sanitario ma anche sociale (anziani soli, persone con criticità abitative, ecc); persone affette da patologie croniche, attraverso la presa in carico della cronicità tramite interventi di “medicina di iniziativa”, cioè tramite la segnalazione del caso da parte del personale sanitario; monitoraggio dell’evoluzione della malattia e attraverso azioni di prevenzione della salute.
Dettagli dell’attività
La Centrale monitora e garantisce la tracciabilità dei percorsi e la trasparenza dei processi, facilita la comunicazione tra i diversi setting assistenziali attivando i percorsi appropriati in sinergia con tutte le figure professionali e servizi coinvolti. Inoltre, mette in atto e sviluppa percorsi di telemonitoraggio e teleconsulto, promuove percorsi di salute, di prevenzione e di educazione sanitaria (ad es. nell’ambito dell’alimentazione, dell’attività fisica, gruppi di cammino, ecc.) in sinergia con i Dipartimenti Aziendali, i Presidi Ospedalieri dell’ASL, le Strutture Sanitarie Intermedie (Hospice, CAVS, RSA, ecc.) i Servizi Sociali, le Associazioni di Volontariato.
Il modello innovativo della COT è nazionale, ma è stato riadattato alla realtà piemontese dalla Direzione Sanità e Welfare della Regione Piemonte, insieme ad AGENAS ed alle Aziende Sanitarie ASL TO3, ASL NO, ASL CN2 ed ASL Città di Torino, tramite un progetto di ricerca per la definizione e implementazione di un modello sperimentale in coerenza con il riordino della rete territoriale del Piemonte.