Nel bel mezzo di un ritorno quasi al passato per quel che concerne il clima che in questi giorni di dicembre si presenta come lo faceva normalmente 30 anni fa (cioè facendo freddo, e nevicando), arriva il monito di Coldiretti che fa notare che sì «Finalmente nevica in modo soddisfacente in tutto il Torinese pianura compresa» ma anche che nulla è stato finora fatto contro la siccità.
Coldiretti spiega che in effetti con lo scioglimento lento della neve sui campi la terra immagazzina umidità che sarà preziosa all’avvio della primavera con il grano, l’erba e le piante da frutto che dovranno iniziare la stagione vegetativa ma spiega altrettanto che ciò non è sufficiente per “riposare sugli allori”.
«La neve che aspettavamo è finalmente arrivata, ed è arrivata nel periodo giusto – osserva il presidente di Coldiretti Torino, Bruno Mecca Cici – Il manto, in pianura però è ancora troppo scarso per dire se sarà scongiurato un altro inverno siccitoso: molto dipenderà dalle temperature medie e da nuove precipitazioni. Però non vorremmo che una nevicata o anche un inverno apparentemente “normale” facessero dimenticare che siamo nel pieno di una crisi climatica pluriennale dove a prevalere sono i lunghi periodi di siccità. Anche se oggi nevica non possiamo dimenticare che dobbiamo mettere in campo le misure strutturale per affrontare la crisi idrica che si abbatte ormai periodicamente sull’agricoltura. Non sprechiamo questi mesi invernali».
Ora – secondo il preisidente della Coldireti Torinese – la politica dovrà adottare quei provvedimenti che consentano di affrontare nuove carenze idriche per l’irrigazione primaverile ed estiva. «Manca ancora un piano per i piccoli invasi; manca una sburocratizzazione per l’uso dell’acqua dei pozzi; mancano infrastrutture per il riutilizzo delle acque reflue e per il risparmio idrico nei campi. Queste misure devono partire adesso. Non facciamoci trovare impreparati perché a Torino oggi si vede la neve», conclude il sindacalista.