Hanno sfilato, hanno deposto fiori alle lapidi, hanno cantato canzoni partigiane, hanno letto i drammatici racconti dei cittadini testimoni oculari della battaglia e delle fucilazioni dei patrioti.
Giovedì scorso sono stati i bambini della classe quinta elementare, ben preparati dalle loro maestre, i protagonisti di questo 79° anniversario della battaglia del Monte Soglio, che tra l’8 e il 9 dicembre 1943 vide lo scontro tra una delle prime formazioni partigiane del Piemonte e preponderanti truppe tedesche.
La loro attiva presenza è stata pubblicamente riconosciuta dal sindaco Alessandro Gaudio: “Sono fiero della partecipazione dei nostri alunni, che sono la speranza del futuro e auguro loro che non abbiano mai a vivere le vicende che ricordiamo oggi”.
Il ricordo degli 18 partigiani fucilati e degli altri compagni uccisi o dispersi nel combattimento è stato ripreso negli interventi della presidente del Centro Studi “Giorgio Catti”, Chiara Genisio e di Giovanna Moretto, presidente dell’Anpi locale. Quest’ultima ha sottolineato il ruolo fondamentale della Resistenza antifascista come movimento civile e politico che ha portato alla Costituzione “e per questo non dobbiamo dimenticare il sacrificio delle donne e degli uomini che hanno lottato per la nostra libertà”. Moretto ha poi toccato temi d’attualità: dall’apologia di fascismo, all’assalto alla Cgil, assimilabile a quello alla Camera del lavoro di 100 anni fa; dall’immigrazione al razzismo, ai morti sul lavoro, al ruolo della scuola: “La scuola è l’unico strumento per far crescere le coscienze dei giovani, perché i docenti coltivano il senso della conoscenza”.
È seguita l’orazione ufficiale del vicepresidente del Consiglio della Regione Piemonte e presidente del Comitato “Resistenza e Costituzione”, Dott. Daniele Valle e la spiegazione della mostra storiografica multimediale sulla Resistenza realizzata dal Centro Studi “Giorgio Catti” da parte dello storico locale Giacomino Vieta, che ha reso omaggio al comportamento “cattolico” del comandante Bartolomeo Grassa, il quale, di fronte alla negazione dei conforti religiosi, riunì i suoi compagni e li preparò alla morte.
La commemorazione, organizzata dal Comune, in collaborazione con la locale Sezione Anpi e il Centro studi “Giorgio Catti”, si è conclusa con la distribuzione di copie della Costituzione italiana agli alunni della classe quinta e con l’aperitivo offerto ai partecipanti dal gruppo alpini.