Massimiliano Pozzo, per tutti era «Massimo» o solo «Massi». Due settimane fa aveva compiuto 51 anni. È morto nella notte tra martedì e mercoledì 30 novembre, stroncato probabilmente da un infarto, mentre dormiva nella sua casa di Balangero. È stata mamma Rosaria ad accorgersi della tragedia quando, all’alba di mercoledì mattina, si è insospettita perché Massimiliano non si era ancora alzato per andare al lavoro. Massimiliano era un artigiano edile da molti anni e la sua professione l’aveva fatto conoscere in tutta la zona, dove era stato a lavorare in diversi cantieri.
La notizia della sua scomparsa improvvisa ha fatto immediatamente il giro dei paesi delle Valli di Lanzo e del Ciriacese e, soprattutto, del web dove tanti amici hanno già lasciato post di ricordo dei momenti passati con «Massi». Una persona genuina e altruista che non faceva mai un passo indietro quando qualcuno gli chiedeva una mano. Grande tifoso del Toro aveva tatuato sulla pelle il simbolo dei «Wild Boars» il gruppo di cui aveva fatto parte quando era più giovane e, praticamente tutte le domeniche, seguiva la squadra granata insieme agli altri amici. Con alcuni dei quali, da ragazzo, aveva anche condiviso la passione per il gioco del calcio nella squadra del Balangero. Amicizie che poi sono rimaste nonostante il passare del tempo.
Alcuni anni fa la vita a «Massi» aveva già presentato una prova durissima con la prematura scomparsa della moglie Romina dalla quale aveva avuto il figlio William. Con il figlio Massimiliano lascia la mamma Rosaria e i fratelli Diego e Graziano.
Il rosario di preghiera si terrà oggi, giovedì 1 dicembre, alle 20,30 nella chiesa della Consolata di Balangero dove domani, venerdì 2 dicembre, alle 15 (il corteo partirà da corso Domenico Borla alle 14,45), saranno celebrati i funerali. La salma procederà poi verso il tempio crematorio di Mappano.