Ulteriore proroga all’accansione dei riscaldamenti: ha deciso in tal senso la Città di Ciriè che, «in considerazione delle attuali temperature esterne, significativamente superiori ai livelli di media stagionali», ha infatti disposto all’accensione degli impianti termici per gli edifici pubblici da mercoledì 2 novembre, dato che gli impianti termici a uso civile – come è noto – rappresentano un’importante fonte di emissione di inquinanti a livello locale.
«A causa dell’attuale contesto internazionale che ha comportato l’instabilità del sistema nazionale del gas naturale – spiegano dal Comune – e il suo aumento di prezzo al mercato, il Governo tramite il D.M. n. 383 del 6/10/2022 aveva già ridotto di 15 giorni il periodo di accensione degli impianti termici ad uso riscaldamento e di 1 ora la durata giornaliera (portando quindi i limiti per la nostra zona climatica a un orario massimo di 13 ore giornaliere tra il 22 ottobre e il 7 aprile). Con questa disposizione dell’Amministrazione si procrastina ulteriormente la data di accensione negli edifici pubblici, tenuto conto che nelle giornate comprese tra il 29 ottobre e il primo novembre gran parte delle strutture pubbliche saranno comunque chiuse per le festività legate a Ognissanti».
Confermata, naturalmente, la normativa di legge e apposita deroga per gli asili nido, per i quali la temperatura può essere gestita in maniera separata e indipendente. Ma la Città di Cirié invita anche la cittadinanza e le attività «a fare valutazioni in merito al procastinare l’accensione degli impianti termici, sempre che non sussistano esigenze relative a repentini abbassamenti di temperatura (ad oggi non previsti) o a precari stati di salute»