«E non diteci che siamo permalosi, siamo incazzati: dietro atteggiamenti consolidati e perbenisti si celano spesso violenze, piscologiche e non, reiterate perché avallate da un sistema che si basa sulla violenza e sulla paura e non sulla comprensione e sul dialogo: dinamiche che molti di noi che vivono in questa città e che sperimentano ogni giorno, a partire dall’infanzia». Questo in sintesi il pensiero di Marcello, uno degli attivisti che ha parlato ieri sul palco mobile del Pride di Ciriè. Per la cronaca, la manifestazione si è svolta pacificamente e non sono da registrare particoiari situazioni di tensioni, ma alcune “battutine” e frecciatine, soprattutto da ragazzi altrettanto giovani non sono mancate a margine dell’evento – provocazioni non colte dai manifestanti -. Il tutto mentre solo pochi, ed anziani, cittadini presenti sotto il viale, son rimasti seduti sulle loro panchine a debita a distanza dal palco.