Il Presidente della Repubblica alfiere della informazione locale. Sergio Mattarella, presente in questi giorni alle celebrazioni del 70esimo anno di nascita della Gazzetta del Sud ha affermato, tra l’altro: «La stampa locale riduce, e di molto, la circolazione di false notizie. Lo stiamo vedendo adesso con lo scenario inatteso e imprevedibile di guerra nel nostro Continente. Vi si agitano anche tentavi di notizie false, di nascondere la verità, la realtà e i fatti. L’importanza di organi indipendenti si manifesta ancora una volta fondamentale. Un sistema informativo che non si preclude alcuna voce, ma non subisce i falsi, sa informare con capacità critica i lettori su fatti e realtà».
Nè più e nè meno di quanto afferma -e si impegna, insieme ad altri soggetti istituzionali per applicarlo – il Risveglio da ormai diversi anni a questa parte circa la necessità di salvaguardare l’informazione “certificata” contro le manipolazioni o anche solo, oltre alla cosiddetta “disinformatia” per vari fini, la confusione che regna sul web.
E questo varrebbe per tutti i media, invece sui giornali «radicati nel territorio, con un forte rapporto con le comunità, che rendono più saldo il sistema informativo del nostro Paese e che sono un presidio di democrazia e partecipazione (avulsi dalle grandi concentrazione di potere, anche mediatiche, ndr)», il presidente, e non è la prima volta, spende ancor più attenzione, riconoscendone la generale maggiore indipendenza come dato di fatto.