Un’idea che piace, un modello che conquista. In Europa e nel mondo. Se è germogliato alle porte di Torino, lo “Smart Lab” si è ben presto ramificato fuori dai confini nazionali, suscitando entusiasmo e approvazione a ogni latitudine. Soprattutto tra diverse personalità dell’universo Ford che a partire dal 2019, all’interno del centro commerciale “Shopville Le Gru“, hanno potuto vedere con i loro occhi la rivoluzionaria formula per la mobilità elaborata da Francesco Di Ciommo, presidente e CEO di Ford Authos.
Le loro parole ne fotografano le molteplici qualità. A partire dal clima che si respira all’interno dello “Smart Lab“, rimasto ben impresso nella mente di Melinda Mulley, Corporate Trainer Facilitator di Ford Motor Company: “Qui ci sono vibrazioni diverse rispetto a un normale concessionario, una diversa energia da quella che normalmente le persone si aspettano quando interagiscono con un dealer. Questo tipo di situazione ambientale mostra il nostro brand a molte più persone e, se offriamo loro quello che vogliono, possono toccare con mano l’auto senza la solita pressione che talvolta si può percepire nei concessionari”.
Leggerezza, giovialità e accoglienza riflettono un’altra prerogativa di questo innovativo concetto di business: mettere l’utente sempre a suo agio. Lo pensa anche Michael Clements, CEO di sessantaquattro concessionarie Ford a Sydney. Per lui lo “Smart Lab” è stato un vero e proprio colpo di fulmine. “Quando abbiamo saputo di questa notizia, eravamo sorpresi. Ma quando abbiamo conosciuto più dettagli, abbiamo letteralmente abbracciato la decisione di aprire uno ‘Smart Lab‘. Il nostro business è basato sulle persone, sul modo in cui consideriamo i clienti e come li accompagniamo ad acquistare una macchina. Con buone risorse si fanno buoni affari, la sfida di oggi è far combaciare ottime risorse col mercato attuale pensando che l’ambiente sta cambiando molto rapidamente. Quando le persone entrano in contatto col mio business, quando lo staff viene al lavoro tutti i giorni e va a casa, io voglio che lo facciano col sorriso. E quando guardi qui, e vedi che tutti sorridono, beh… è una cosa che mi piace molto”.
L’ascolto è un caposaldo della filosofia “Smart Lab“. Perché le esigenze di mobilità delle persone sono sempre più diversificate, per cui occorre capirne bene la natura per poterle poi soddisfare con le soluzioni migliori. Come noleggiare un’auto piuttosto che acquistarla. Una novità piaciuta a Tim Hovik, vice-presidente del comitato nazionale dei venditori di Ford per l’America: “Penso che i tempi siano cambiati e che le persone possano amare l’idea di non avere la responsabilità dell’acquisto di un veicolo. La ritengo una grande possibilità, perché per definizione una taglia non deve adattarsi a tutte le persone”.
Proprietario di una concessionaria Ford in Arizona, Hovik ha anche sottolineato come nella sua esperienza torinese abbia imparato molte cose, fra le quali l’utilizzo dei social media. Un altro punto di forza dello “Smart Lab“, che per le sue strategie di comunicazione ha abbandonato i sentieri del cartaceo per gli orizzonti del digitale. Perché il mondo evolve in fretta e bisogna stare al passo per non rimanere indietro.
Ma per realizzare un’idea c’è bisogno anche di ingredienti senza tempo. Come la passione e le persone. Lo ricorda Shawn Coyle, supervisore Ford su scala globale e responsabile vendite in America per MSX: “Penso che una delle chiavi di questo successo sia stato tutto ciò che viene dalla passione e dal coinvolgimento dei responsabili dei concessionari. Avere una visione come questa, avere passione riguardo a cosa sia lo ‘Smart Lab’, fanno sì che gli elementi fondamentali per la sua riuscita siano le persone dello staff e l’entusiasmo del supervisore”.
Dalle parole ai fatti. Stefan Geels, Global Future Retail Strategy Manager di Ford Motor Company, non ha perso tempo e dopo aver compreso la portata avveniristica dello “Smart Lab” si è attivato per inaugurarne una sede a Bruxelles, nel centro commerciale “Le Doors”. Con un bilancio oltre le migliori aspettative. “Abbiamo aperto da molti mesi, ormai, e sono davvero felice dei risultati. Le persone che hanno fatto tutto questo sono le migliori, qui a Bruxelles, e i numeri dei lead sono molto buoni e in continua crescita. Stiamo espandendo il nostro business grazie a questo progetto, che ci sta insegnando ad allargare la nostra strategia di vendita. Siamo davvero contenti di aver avuto questa opportunità e non vediamo l’ora di continuare lungo questa strada”.
Geels è stato parte attiva anche per l’apertura di altri “Smart Lab” internazionali (Cina, Canada, Germania e Norvegia). Il risultato? Sempre lo stesso, un successo. “I risultati sono più o meno simili: alle persone piace molto il concetto e si sentono a loro agio nel parlare ai nostri lead generator. Lo ‘Smart Lab‘ è davvero una nuova, grande e originale strategia per relazionarsi con i clienti e per il futuro delle vendite”.
Dalla provincia di Torino in pochi mesi l’idea di Di Ciommo è approdata nelle piazze del mondo. Ma non c’è da stupirsi di una così rapida affermazione. Perché come insegna Seneca, “quae optima sunt esse communia”. Le idee migliori sono di tutti.