«Sui pannelli voltaici posizionati nei terreni agricoli siamo contro al 100%». Così Sergio Barone, presidente della Coldiretti Torino, chiarisce la posizione della categoria degli agricoltori. La prospettiva di un impianto di ampia metratura nel Canavese -e anche nei prati di Lombardore- non raccoglie dunque l’approvazione dei coltivatori che temono, ancora una volta, di vedere di fronte a loro il rischio di perdere aree produttive.
«Proprio in questo difficile momento della guerra in Ucraina – continua- ci accorgiamo di quanto sia importante avere dei terreni in cui si possa coltivare. Quindici giorni fa abbiamo incontrato gli Amministratori canavesani per analizzare le normative che consentirebbero di evitare l’installazione, ma la competenza non è comunale ma regionale. Abbiamo quindi chiesto di analizzare le documentazioni di casi simili in Lombardia dove vi sono terreni di prima e seconda classe di fertilità su cui i pannelli non possono essere posti: qui in Piemonte ne abbiamo molti di terza classe definiti pe- rò con criteri errati e vorremmo che la Regione seguisse le stesse scelta dell’ente lombardo. Noi non siamo contro il fotovoltaico a prescindere ma riteniamo non adeguato sistemarlo sui terreni: proponiamo in alternativa di posizionarli ad esempio sui tetti, anche su capannoni agricoli o su quelli industriali ora attualmente inutilizzati».
Di parere identico il sindaco di Lombardore Rocco Barbetta: «Siamo fermi alla nostra prima risposta a questa eventualità, ovvero per il “no” chiaro e diretto. La posizione di Coldiretti e le proposte avanzate dalla categoria sono valide. Restiamo in attesa dell’evolversi della situazione dalle comunicazioni di Regione e Ministero».