Una delegazione dell’Anvui, l’Associazione Nazionale Vittime dell’Uranio Impoverito, è stata accolta in udienza privata da Papa Francesco. La delegazione, composta da vittime e familiari di vittime dell’uranio impoverito iscritte all’Anvui, guidata dal presidente dell’associazione, il sancarlese d’adozione Vincenzo Riccio, ha rappresentato al Santo Padre a nome di tutte le oltre 400 vittime e delle migliaia di ammalati, militari e civili, a causa dell’esposizione all’uranio impoverito nei territori colpiti dai bombardamenti con munizioni contenenti tale materiale durante i conflitti che hanno insanguinato il mondo negli ultimi anni, tutta la sofferenza degli ammalati, «il dolore per i lutti e lo sconcerto per l’atteggiamento da parte dello Stato che continua a negare giustizia alle vittime».
La delegazione era composta dal legale dell’Anvui, Angelo Fiore Tartaglia, e da Jacopo Fo, che ha ricordato come il governo italiano fosse al corrente dell’uso di tali letali armamenti già durante la prima guerra del Golfo.
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