Sono stati in tanti a Ciriè ieri sera a partecipare al flashmob (nella foto di Sergio Bertolotti) e annessa fiaccolata…
In tanti domenica sera davanti al municipio per l'iniziativa organizzata dal Comune
Flashmob e fiaccolata per dire no alla Guerra in Ucraina: Ciriè c’è
Simbologia a parte, si moltiplicano anche sul territorio le iniziative per portare aiuti umanitari alle popolazioni colpite dal conflitto
Sono stati in tanti a Ciriè ieri sera a partecipare al flashmob (nella foto di Sergio Bertolotti) e annessa fiaccolata organizzati dal Comune per testimoniare vicinanza ai cittadini ucraini e ribadire il no più deciso alla guerra: a queste persone Palazzo D’Oria, domenica sera intorno alle 19,30, ha aperto loro le porte per un momento di raccoglimento e riflessione.
«È stato emozionante vedere i colori della bandiera ucraina proiettati sulla facciata del nostro Municipio – ha detto il sindaco, Loredana Devietti – soprattutto, è stato incredibile vedere in quante persone hanno aderito, nonostante il poco preavviso. Grazie a tutti per aver portato una luce di speranza, grazie ai Sindaci e agli amministratori presenti, all’onorevole Francesca Bonomo e al Consigliere Regionale Alberto Avetta che hanno voluto essere con noi, a Don Alessio, ai tanti rappresentanti delle associazioni, e un grazie speciale ai tanti bambini che hanno reso il momento ancora più commovente: Ciriè c’è».
Il primo cittadino ha poi citato la notizia della nascita di una bimba sotto i bombardamenti con l’auspicio simbolico della forza della vita che lotta e vince contro la morte.
«La nascita di Mia, la bambina nata ieri nel rifugio sotterraneo, è la rivincita della vita sulla guerra, sulla morte: in un’Europa in cui scendeva il buio, lei portava la luce. Ecco sia la luce della vita quella che stasera, anche da qui come da tante città d’Italia e d’Europa, possa arrivare a coloro che stanno vivendo uno dei periodi più cupi del nostro continente dalla seconda guerra mondiale. E sia la luce della speranza affinchè chi può decidere possa ristabilire l’unica condizione che deve essere quella in cui vivono i popoli: la pace».
Anche il Risveglio si sta attivando per partecipare, oltre che sullo scontato versante della informazione per quel che attiene agli aspetti che si riverberano dalla drammatica sitiazuone internazionale in corso anche sul nostro territorio, su quello della organizzazione della raccolta di viveri, medicinali e quant’altro da inviare alle popolazioni coinvolte e colpite. dal conflitto: faremo presto seguire delle informazioni in proposito più dettagliate .