Nella lunga sosta del Circo con animali a Ciriè – che ha destato polemiche ma anche altrettante difese dei tanti cittadini che ne hanno apprezzato lo spettacolo – tra i commenti registrati dalla redazione, ci sono quelli del consigliere dei 5 Stelle Franco Silvestro e della psicologa ciriacese Chiara Ballarini, non fosse altro che per il fatto che entrambi hanno nelle ultime elezioni affidato ai temi ambientali del loro programma politico molta enfasi.
La stessa Ballarini è tornata nei giorni successivi al nostro articolo a parlarne, recandosi alle porte del tendone del circo posizionato di fronte alla piscina comunale (con le gabbie degli animali in bella vista dalla provinciale) con Marcello Micali, studente e musicista ciriacese, uno di quei tanti giovani che aveva fatto parte della sua lista (Nuova Ciriè) alle ultime elezioni amministrative: nel video girato e poi postato sul web parlano di «mancata opportunità per l’Amministrazione per – al netto dei vulnus legislativi sul tema – dare un messaggio etico e pedagogico chiaro verso il superamento di questo tipo di spettacoli. Il nostro è un ragionamento che non vuole demonizzare il circo tour court, di cui esiste una cultura nobile e antica legata esclusivamente alle abilità dei suoi operatori umani…». (Redazione Risveglio)
Di seguito l’articolo dedicato al tema dal Risveglio i giorni precedenti
«A Ciriè non puoi tenere un pesce rosso nella boccia rotonda, ma si accoglie tranquillamente un circo che utilizza gli animali». Il ricorso all’immagine che ha assunto la città anche grazie al recente, stringente ed innovativo regolamento sul trattamento degli animali licenziato dalla Giunta Devietti tre anni orsono e relative applicazioni di coerenza allo stesso è del consigliere dei 5 Stelle Franco Silvestro che, già durante l’ultima visita di un circo a Ciriè ebbe a ridire con l’allora assessore all’Ambiente.
Ed oggi che la situazione si ripresenta, è nuovamente polemica (si spera non sterile) in città, sui social e tra i banchi della politica: come è noto le ultime direttive europee vanno verso il superamento della presenza di animali nei circhi benché una moratoria de facto, anche alla luce pragmatica che gli animali già presenti negli spettacoli circensi non possono più essere rimessi in natura, ne consenta ancora lo svolgimento “fino ad esaurimento”. Il Circo Medini, che sosta di fronte alla piscina comunale e che – visto anche il successo riscosso ha prorogato la sua presenza di altri 4 gioni – nei suoi spettacoli ha anche tigri. Tutte nate in attività, garantiscono gli operatori circensi.
È quanto bastato agli animalisti per andare all’attacco della vicenda. Chiara Ballarini, psicologa e capo lista alle ultime elezioni con una compagine che appoggiava Silvestro, focalizzando l’impegno sulle campagne ambientali e dei diritti civili, è anche lei contraria a questo tipo di spettacoli ma invita al dialogo e a tenere in considerazioni anche le istanze dei lavororatori del settore, «auspicando un passaggio culturale oltreché legislativo sulla materia».
Un argomento che, qualunque sia la tendenza in ordine all’evoluzione del pensiero e dell’etica sul tema, ad ogni modo spacca ancora la società. Sono stati tanti i ciriacesi che, oltre a riempire il tendone, hanno espresso giudizi decisamente a favore. Uno tra i tanti: «È gente volenterosa, piena di voglia di far partecipe il pubblico. Professionisti dal cuore d’oro. Traspare l’amore per i loro animali e addirittura durante il lockdown hanno visto nascere 2 tigrotti che ora hanno 11 mesi!» Appunto…