È di nuovo finito nei guai Davide Perotti, il 38enne già arrestato per due volte nei mesi scorsi. La prima un anno fa dagli agenti della digos perché aveva lanciato tre ordigni in direzione del Cpr di corso Brunelleschi durante una manifestazione degli attivisti dell’area anarchica contro i rimpatri degli stranieri irregolari. Lo scorso agosto invece lo avevano fermato i carabinieri di Ciriè dopo che, nella casa di Monastero di Lanzo, dove abita insieme al padre della sua ex, avevano ritrovato sette candelotti di grosse dimensioni e modificati, definiti dagli artificieri «ad alto contenuto esplosivo».
Stavolta Perotti è stato raggiunto dal provvedimento di «obbligo di soggiorno» nel paese di Monastero di Lanzo, una misura più idonea secondo il gip del tribunale di Ivrea Ombretta Vanini. Adottata anche perché il 38enne, più di una volta si è presentato in ritardo in caserma a Lanzo per «firmare» e, altre due volte, era stato denunciato perché trovato in possesso di un coltello e perché si era allontanato dall’abitazione senza richiedere i permessi adeguati all’autorità giudiziaria. Tra l’altro dalle 21 all 7 ora dovrà restare a casa.