La tragedia avvenuta nella tarda serata di martedì a Leinì sull’ex statale 460 è stata innescata da un attimo di follia della vittima, Sid Ahmed Kadiri, algerino di 27 anni. Proprio lui, al culmine di un litigio con la sua fidanzata – che era al volante di una Suzuki Wagon – avrebbe tirato il freno a mano, facendo sbandare l’utilitaria che ha poi centrato in pieno la Ford Ka sulla quale viaggiava una famiglia di Lombardore di origine romena. Un gesto assurdo che poteva innescare una strage. Nell’impatto tra le due auto, avvenuto tra Lombardore e il primo svincolo per Leinì, è rimasta ferita in maniera molto grave una dodicenne che era sulla Ford Ka insieme ai suoi genitori, il padre 48enne e la madre di 45 anni. La ragazza è ricoverata in prognosi riservata al Regina Margherita. La mamma è rimasta illesa, mentre il padre è stato trasportato al San Giovanni Bosco in «codice giallo». A raccontare ai carabinieri di Leinì dell’improvvisa follia della vittima è stata proprio la sua compagna 26enne che, dopo essere stata estratta dalle lamiere accartocciate di quello che rimaneva della macchina e soccorsa dai medici e dagli infermieri del 118, è ora ricoverata al San Giovanni Bosco. Che il freno a mano fosse stato azionato lo hanno proprio rilevato i militari di Leinì. Ma i carabinieri stanno vagliando molto attentamente anche la posizione della 26enne.
Restano gravi le condizioni della 12enne di Lombardore rimasta ferita nello scontro di martedì sera sulla statale
Ex 460, l’incidente provocato da una lite in auto tra fidanzati
L'uomo, al volante della Suzuki Wagon, avrebbe tirato il freno a mano facendo sbandare l'auto: per lui non c'è stato nulla da fare