Un pezzo della sanità locale va in pensione: gli ultimi giorni di settembre sono stati, dopo 41 anni di servizio, anche quelli di congedo dal lavoro per il dottor Ciro Spiezio, medico di base storico, noto anche per la sua passione politica, sempre nelle file della sinistra progressista e sempre declinata, oltre al altre innumerevoli iniziative civiche, a favore della sanità pubblica. Di Spiezio, tra le altre cose, si ricorda l’impegno nella promozione, una decina d’anni fa, insieme ad altri più giovani colleghi, della battaglia per il mantenimento della “emodinamica” all’ospedale di Ciriè.
«La professione mi ha dato enormi soddisfazioni, umane e professionali, per questo spiace lasciarla: anche se gli ultimi due anni, quelli della pandemia sono stati oltremodo gravosi», ci confida Spiezio. Serio e scrupoloso e dotato di un’umanità spontanea e franca, sono ora già in tanti, tra i suoi numerosissimi pazienti (1500), a rimpiangerlo. E, naturalmente, a salutarlo: come la cinquantina di mutuati che ci ha inviato questo breve scritto, colmo di stima e gratitudine e, perché no, di sincero affetto: «Noi, pensando di interpretare il pensiero dei tanti mutuati del dottor Ciro Spiezio, vogliamo sottolineare come negli anni in cui ci ha seguiti abbiamo potuto apprezzarne la competenza, la disponibilità, l’umanità (a volte un po’ burbera), la costante presenza e la dedizione totale alla sua delicata professione. Con l’augurio di potersi ora dedicare alle attività che desidera e trarne le soddisfazioni che merita, vogliamo dirgli un enorme GRAZIE!».