Domenica 10 ottobre si tiene a Lanzo la manifestazione “Qua la zampa” organizzata dal Lions Club Valli di Lanzo (si veda a pagina 42 del giornale cartaceo il programma completo). L’evento riproporrà, nell’ambito della multidiciplinarietà che ha assunto sempre di più il rapporto tra uomo-cane, i tema dei “cani alert”, in grado di diagnosticare, come già accade con malattie come il diabete, eventuali problemi di salute.
«Negli ultimi decenni la relazione uomo animale si è sostanzialmente modificata e si è affermata la consapevolezza che da tale relazione l’uomo – spiegano in una doviziosa nota i Lions Valli di Lanzo – in particolare bambini, persone anziane e coloro che soffrono di disagi fisici e psichici, può trarre notevole giovamento. Ed è ancora più vero nei cani che, grazie ad una lunghis- sima storia di co-evoluzione con gli esseri umani, hanno sviluppato un sistema comune di comunicazione con l’uomo».
Partecipa in tal senso all’evento di domenica a Lanzo L’Associazione Progetto Serena Onlus di Cinto Caomaggiore (VE) che da 7 anni mette in atto una metodologia cognitivo/relazionale pensata, testata ed applicata, del tutto innovativa nell’allerta diabetica, dalla quale è nato il Protocollo Cani Allerta nel Diabete ad uso esclusivo di Progetto Serena Onlus.
Dopo un anno di sperimentazione, a dicembre 2014 vengono mostrati i primi risultati alle Associazioni per Diabetici di Verona le quali, entusiaste, decidono di patrocinare il Progetto. Oggi l’associazione è impegnata in tutta Italia, per un impegno sempre più grande. Analogamente al Progetto Cani Allerta Diabete, in questi ultimi tempi lo stesso team ha avviato il Progetto “Cane per Rilevamento Covid-19” che, sempre utilizzando la sensibilità olfattiva del cane opportunamente addestrato, consentirebbe di rilevare la presenza del SARS-CoV-2 nelle persone affette dal virus Covid- 19.
«Si sente parlare molto del cane da ausilio alla disabilità o cane da servizio che è quella tipologia di animale che, dopo opportuno addestramento personalizzato alle esigenze del caso, viene affidato in maniera stabile all’utente e che, quindi, va a vivere con lui. L’utente in questione solitamente è portatore di un deficit particolarmente limitante e l’animale ha, in questi casi, il compito di essere una specie di prolungamento del suo corpo, aiutando la persona in quelle attività che da sola avrebbe difficoltà a svolgere.
Ed è naturalmente anche il caso dei Cani Guida per non vedenti che l’Associazione dei Lions Clubs International, attraverso il suo “Servizio Cani Guida”, dal 1959 addestra e consegna gratuitamente a persone non vedenti in tutta Italia.