Domenica 3 ottobre, Vallo Torinese ricorderà tre figure importanti nella sua storia recente. Si tratta della Venerabile Maria Orsola Bussone, nel compleanno (2 ottobre), del Diacono Ettore Bastiani, nella trigesima della morte, e di Monsignor Vincenzo Chiarle, morto il 3 novembre 2020. Tre persone che hanno segnato profondamente la storia della comunità, lasciando segni importanti non solo per la comunità parrocchiale del piccolo paese di 750 abitanti a nord di Torino, nelle Valli di Lanzo, ma anche per la realtà civile, aprendo il paese a una storia che ancor oggi genera frutti di coesione, incontri, dialogo con parrocchie e comunità di tutt’Italia e del mondo.
Nell’ultimo anno, Vallo ha perso il diacono Ettore e il parroco, don Vincenzo, a Vallo sin dal 1962, impegnato per 35 anni anche nella formazione dei Diaconi permanenti della Diocesi di Torino, accanto agli ultimi Arcivescovi. Vallo ha accolto nel 1977 anche il Cardinale Michele Pellegrino al ritiro dalla Diocesi e questa presenza unica e preziosa di un “padre, concittadino e comparrocchiano” ha aiutato la comunità a gustare i frutti di rinnovamento della Chiesa portati dal Concilio Vaticano II.
Domenica 3 ottobre nella messa delle 10 nella chiesa parrocchiale non ci saranno solo ricordi e testimonianze (che proseguiranno nella mattinata in un momento di riflessione al Centro Maria Orsola, a partire dalle ore 11, nel quale interverrà anche il Sindaco di Vallo Alberto Colombatto), o delle commemorazioni. La storia proietta sempre a un futuro pieno di frutti. La celebrazione sarà momento per guardare con slancio alle sfide della Chiesa locale verso il Sinodo convocato dai Vescovi per ottobre e anche alla Settimana sociale dei Cattolici.
A guidare la comunità vi sono oggi don Ugo Borla e don Andrea Notario, impegnati nelle parrocchie dell’Oltre Stura – anche su spinta del Vicario episcopale don Claudio Baima Rughet – a costruire comunità e “Chiesa-comunione” insieme a tutti i laici. Giovani e adulti che possono trasformare la parrocchia credendo in quella “primavera della Chiesa” che aveva permesso a Maria Orsola Bussone, nei suoi 15 anni di vita, di mettere a frutto proprio nella comunità la vita del Vangelo vissuto, scoperto nella sua bellezza ed efficacia nell’incontro nel 1967 con la Spiritualità dell’Unità propria del Movimento dei Focolari fondato da Chiara Lubich. Lo stesso Carisma che aveva plasmato le vite di Monsignor Chiarle e di Ettore Bastianini, di Casalborgone, diacono a Vallo da marzo 2021, morto improvvisamente un mese fa. “Solo insieme possiamo essere Chiesa viva”, ripeteva Maria Orsola e su questo ha costruito una avventura definita dal giornalista Gianni Bianco nel libro “Evviva la Vita”, “una corsa verso il Cielo di una ragazza del ’68, normalissima, esempio di impegno nella parrocchia, nella vita semplice della scuola, della famiglia, della comunità, nei quali il Vangelo vissuto, passo dopo passo, imparando a Ricominciare quando si cade e si sbaglia, può trasformare i rapporti tra le persone, superando carattere, indifferenza, in un patto che fa bene e che, insieme ad altre comunità, rigenera la Chiesa”.