Fabrizio Vottero Bernardina ha dichiarato: «Non essendo né un epidemiologo né un medico, la mia posizione è maturata durante l’evoluzione della pandemia che mi ha portato via un caro amico di famiglia, oltre che diverse persone della comunità lanzese che a vario titolo conoscevo. Ho vissuto dal punto di vista professionale la drammatica situazione che ha interessato i due ospedali del nostro territorio – Lanzo e Ciriè – potendo constatare sul campo le fatiche e gli sforzi del personale sanitario nell’affrontare senza sosta l’emergenza, con la paura di rientrare a casa e non poter abbracciare i propri figli per timore del contagio. Ho vissuto come genitore le difficoltà che i ragazzi hanno incontrato a livello sociale, sia per la scuola che per l’impossibilità di proseguire le attività sportive e ricreative in cui erano impegnati. Mi sono confrontato con rappresentanti di attività ed associazioni sportive, in alcuni casi disperati. Pertanto, se il vaccino ed il Green pass sono gli strumenti che ci permettono di ritornare a quella normalità individuale e comunitaria, sono decisamente favorevole».
Deborah Fiore ha puntualizzato: «Ritengo che una donna o un uomo delle istituzioni abbia il compito di favorire l’applicazione di regole messe in atto a livello nazionale, con una discrezionalità magari nel pensiero e non nell’azione, ma sul Green pass ho le idee chiare. Ritengo sia indispensabile in situazioni di importanti assembramenti dove non si riesce a mantenere il distanziamento e dove si prevedono situazioni senza mascherina. Lo trovo iniquo, inopportuno e dannoso per i bar e i ristoranti, negli spazi al chiuso dove vi è già l’obbligo della mascherina negli spostamenti. Inoltre nella previsione governativa si lede il principio di eguaglianza per la disparità di trattamento tra le diverse attività».
Dichiara Matteo Filippin: «La situazione di emergenza sanitaria Covid-19 non ha precedenti ed ha imposto azioni emergenziali. Non sono un esperto in materia, ma per coerenza con la cultura scientifica alla quale ci affidiamo, in attesa di altre soluzioni, il vaccino rappresenta la risposta di un governo che metta al centro la tutela della salute pubblica e la salvaguardia degli individui. In attesa di risposte scientifiche che riducano le contestazioni in essere, il Green pass deve essere inteso come una soluzione straordinaria e come tale deve restare circoscritta a questa fase, senza scaricare il peso della questione sui cittadini e sui lavoratori».