Nei giorni in cui si rendeva in qualche modo noto l’implementazione di libri della biblioteca, che ora accoglie una sezioncina dedicata ai temi, sempre più attuali, delle identità di genere e annessa piaga delle discriminazioni, il gruppo dei giovani di Fratelli d’Italia locale denunciava la presunta strumentalizzazione, da parte degli avversari, e colleghi di biblioteca (so’ ragazzi e so ttutti studenti…) facenti riferimento a Potere al Popolo, nell’aver lasciato due volantini proprio vicino ai poco digesti libri.
Sul numero di domani pubblchiamo il servizio e gli approfondimenti sulla intera vicenda, di seguito, invece, integralmente, il comunicaro stampa uficiale della formazione politica di sinistra
«La sezione Potere al Popolo di Ciriè e Valli di Lanzo intende esprimersi sui recenti fatti riguardanti la Biblioteca Civica. Due doverose premesse: chi ci accusa lo fa in maniera infondata, attribuendoci un gesto che non è stato né deciso né rivendicato dalla sezione Pap ciriacese né da altre sezioni. Le pratiche politiche che utilizziamo muovono da riflessioni e ragionamenti collettivi e orizzontali, e sono agite attraverso i nostri corpi nelle strade, nelle piazze, nei luoghi pubblici; non abbiamo paura di palesarci e tutte le nostre azioni di lotta politica sono sempre state rivendicate pubblicamente, anche su questo giornale. Non sappiamo chi abbia voluto connotare lo scaffale della biblioteca con il logo del nostro movimento, un’azione priva di spiegazioni su cui è stata sollevata un’anomala attenzione, tale da renderci diffidenti.
La seconda premessa è rivolta direttamente a chi si è sentito oltremodo oltraggiato dal misterioso gesto, ovvero non la Biblioteca Civica nella persona del suo direttore o i responsabili del Comune, bensì un’altra compagine politica, venuta a conoscenza del fatto per vie altrettanto misteriose e con una rapidità sorprendente rispetto agli altri soggetti coinvolti. Il giorno in cui il suddetto gruppo politico ripudierà il fascismo e i suoi dogmi o le sue becere emulazioni nostalgiche, allora forse troverà in noi delle interlocutrici e degli interlocutori. Non accettiamo di dover rendere conto di una simile questione con chi solamente si atteggia a difesa della cultura per nobilitarsi, poiché tale cultura germoglia e fiorisce non nel tanto temuto “pensiero unico” bensì nei valori democratici e costituzionali che affondano le loro radici anche nella Resistenza Antifascista.
La Biblioteca Civica di Ciriè è sempre stata eccezionalmente attenta ai contenuti che circolano al suo interno e ci sorprende una così scarsa vigilanza rispetto alla circolazione di tali materiali, soprattutto in questa fase pandemica dove ingressi e movimenti dell’utenza sono strettamente contingentati. Un paio di volantini – poi misteriosamente scomparsi – sono stati posizionati su uno scaffale, non a caso, dedicato alle questioni di genere. Ci permettiamo di aggiungere alle dichiarazioni rilasciate che tali questioni non rientrano squisitamente nei “dibattiti di natura politica”, piuttosto rientrano nella sterminata letteratura e saggistica filosofica, antropologica, sociologica, militante e queer, di interesse scientifico e accademico, che da decenni si diffonde con l’obiettivo di ottenere rappresentazioni e diritti da sempre negati.
A qualunque supporter in incognito del movimento Potere al Popolo, rinnoviamo l’invito a partecipare alle nostre assemblee e a contribuire alla nostra cassa di resistenza, dal momento che purtroppo attualmente non abbiamo liquidi sufficienti per stampare volantini a colori».
Giulia Sopegno, portavoce