Un’onda gialla questa mattina ha invaso piazza Castello a Torino per la manifestazione di Coldiretti Piemonte. Centinaia di persone per un flash mob “contro il flagello dei cinghiali”, in contemporanea con altre piazze d’Italia.
«Chiediamo che questi animali vengano debellati, dato che non potevano cacciarli durante il lockdown ce li ritroviamo da tutte le parti», spiegano. Ci sono alcuni sindaci del territorio, con gonfaloni e fasce tricolore. «Se si continua di questo passo noi diventiamo una specie protetta», aggiungono gli agricoltori.
«I numeri stanno crescendo in modo incredibile – spiega Moncalvo – +63% di segnalazioni degli agricoltori che lamentano danni nei primi cinque mesi del 2021». Cinghiali che diventato un pericolo: «Aumentano anche gli incidenti stradali anche mortali ed é assurdo che si muoia ancora per un cinghiale che attraversa le strada».
Per Moncalvo: «Serve affrontare una volta e per tutte un problema che non é solo di agricoltori e automobilisti, ma delle comunità, anche dei cittadini che vivono nei piccoli centri o nelle periferie dei granfi centri urbani come Torino, ormai visitate quotidianamente dai cinghiali».
Secondo Coldiretti serve un’azione comune tra Stato, Comune e Regione con il coordinamento dei prefetti. «Ormai é un problema di ordine pubblico e di sicurezza collettiva e come tale va affrontato», conclude Moncalvo.
Su gestione e cause del fenomeno, come è noto, gli argomenti di ambientalisti e animalisti, sono di segno diametralmnete opposto, alimentando un dibattito sempre più stringente.